Arriva l’estate e il turismo decolla nel Cilento. Ma come si sta evolvendo questo settore? In Provincia di Salerno, rispetto al passato, si sono ridotti i giorni di permanenza sul territorio: si passa da una media di 5,3 giorni a 4,6. Le buone notizie, invece, arrivano dalla spesa: i turisti spendono di più.
L’aumento è stato di 78 milioni di euro tra il 2016 e il 2017, e di 67 milioni tra il 2017 e il 2018. Gli stranieri sono quelli che meno badano al portafogli. Il comprensorio del Cilento e Vallo di Diano, però, si mostra indietro rispetto ad altre località del territorio: 47 milioni e 280mila euro guadagnati, mentre la sola città di Salerno ha attratto 74 milioni e 911mila euro.
Ma quali sono le località più gettonate, dove gli stranieri spendono di più? La Costiera Amalfitana la fa da patrona. Il Cilento prova a difendersi. Amalfi introita 147 milioni e 460mila euro e guida questa particolare graduatoria; subito dopo troviamo Positano con 131 milioni e 381mila euro e, come detto, la città capoluogo di provincia con 74 milioni e 911mila euro. Segue Maiori (23 milioni e 597mila euro). La prima località cilentana dove gli stranieri spendono di più è Ascea (18 milioni e 689mila euro); poi ci sono Furore (18 milioni e 54mila euro); Ravello (12 milioni e 549mila euro); Praiano (12 milioni e 446mila euro); Vietri Sul Mare (10 milioni e 731mila euro). L’altra cilentana che guadagna bene grazie ai turisti stranieri è Castellabate (9 milioni e 997mila euro).
Restano fuori dalla top ten comuni importanti dal punto di vista turistico nel Sud della provincia come Capaccio Paestum, Agropoli, Centola Palinuro e Camerota.