Serie B: Salernitana è salvezza, ma che fatica! Il Venezia retrocede ai rigori

Al "Penzo" si decideva la permanenza nella cadetteria

Di Christian Vitale

Venezia e Salernitana si sono giocate, allo stadio “Penzo” con fischio d’inizio alle ore 18.00, la permanenza nella seconda serie. Si ripartiva dal 2-1 di mercoledi, maturato all’ Arechi, in favore dei granata. Menichini, tecnico dei campani, si affida, dal primo minuto a Micai tra i pali, Pucino, Migliorini e Mantovani in difesa,. Lopez e Casasola a presdio dei binari esterni, Minala, Di Tacchio ed Odjer nel mezzo; con Djuric ed Anderson di punta. Quest’ultimo rileva Jallow, inizialmente titolare ma fermato per noie fisiche nel riscaldamento.

 La prima occasione arriva al sesto: Bocalon, solo in area di rigore, spara addosso a Micai che salva il risultato. In un primo tempo poco emozionante la risposta granata arriva al diciassettesimo con Pucino, che su calcio piazzato non inquadra la porta, il difensore, dopo dodici giri di lancette, si ripete, sempre su calcio piazzato, praticamente in fotocopia mancando il bersaglio grosso. Prima di rientrare negli spogliatoi il Venezia passa: al minuto quarantuno, su punizione, Modolo beffa Micai siglando il momentaneo uno a zero. La doccia gelata per i campani arriva dopo poco: Minala, dopo il consulto del VAR da parte del direttore di gara Aureliano di Bologna, si becca il cartellino rosso lasciando in dieci i suoi.

Nella ripresa, al settimo e al dodicesimo, Anderson prova a sorprendere Vicario, estremo difensore dei veneti, praticamente inoperoso fino a quel punto. Con la girandola delle sostituzioni il ritmo cala e per vedere una nuova occasione bisogna aspettare il ventisettesimo: Di Tacchio, servito da Djuric, da solo pontenza al suo destro, Micai, invece, si deve superare, poco dopo, su Domizzi, che sfiora cosi il raddoppio. Dopo quattro minuti di recupero si torna nuovamente negli spogliatoi sull’uno a zero che manda le squadre ai supplementari.

In entrambi i tempi giocati oltre il novantesimo le compagini, visibilmente stanche, mostrano poca lucidità, il Venezia ci prova un paio di volte, in particolare sfruttando le disattenzioni difensive campane. Menichini, in vista dei rigori, inserisce negli ultimi istanti Calaiò e Mazzarani, al posto di Odjer e Djuric. La salvezza di Venezia e Salernitana verrà decisa cosi dagli undic metri. Nella prima tornata vanno a segno Domizzi, per i padroni di casa, e Casasola, per gli ospiti, non sbagliano, subito dopo, nemmeno Suciu e Calaiò.  Bentivoglio, giocatore esperto di Cosmi,  fallisce il primo penalty, esaltando i riflessi di Micai, prodigioso a parare il  rigore. Pucino porta avanti i suoi, mentre Coppolaro sparacchia sulla traversa lasciando a Di Tacchio la firma sulla salvezza dei campani, condannando in C il Venezia.

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