La decisione sembra ormai definitiva: con la penalizzazione di “soli” 20 punti comminata al Palermo dalla Corte di Appello della Figc, il Foggia saluta definitivamente la serie B mentre per Venezia e Salernitana tutto si deciderà ai playout. La sfida salvezza solo pochi giorni fa pareva evitata, ma tra ricorsi e sentenze, ribaltoni e controribaltoni, i giochi si sono improvvisamente riaperti: con quale stato d’animo le due squadre si presenteranno al decisivo appuntamento?
La situazione è particolarmente critica in casa Salernitana dopo un finale di stagione al limite del suicidio: ben 5 sconfitte consecutive, di cui 3 con dirette concorrenti per la salvezza, come Foggia, Carpi e Cosenza, hanno trasformato il campionato dei granata in un vero e proprio dramma.
Partita con ambizioni importanti, la squadra di Lotito e Mezzaroma ha, per qualche settimana, sfiorato l’idea di frequentare la parte alta della classifica, tanto da raggiungere la zona playoff nella prima fase del campionato, prima dell’inatteso crollo. Il cambio alla guida tecnica, con l’arrivo di Gregucci al posto di Colantuono prima della 17esima giornata, non solo non ha dato i risultati sperati ma ha spinto la formazione granata lentamente verso il baratro: una squadra priva di forze e di carattere, spesso sovrastata da avversari sulla carta assolutamente alla portata, è questo il triste spettacolo a cui hanno dovuto assistere i tifosi granata per buona parte della stagione, tanto da arrivare nelle ultime settimane a una durissima contestazione contro la società, accusata di essere assente e di non avere a cuore le sorti del team.
Se si pensa che sarebbe bastato anche un solo punto nelle ultime giornate contro il fanalino di coda Carpi (vittorioso a Salerno con un roboante 5-2) o contro l’altra retrocessa Foggia (che ha rifilato ai granata un netto 3-1) è facile comprendere i sentimenti di rabbia e delusione di una tifoseria da sempre conosciuta per il calore nei confronti della propria squadra.
Uno smacco ancora più duro se si pensa che l’eventuale retrocessione in Lega Pro arriverebbe proprio nell’anno del centenario, un evento che i tifosi avrebbero voluto festeggiare con ben altro stato d’animo e, magari, con il sogno di una promozione in massima serie. Con questi presupposti e un clima particolarmente teso, la Salernitana si appresta dunque a giocarsi il tutto per tutto: spetta a mister Menichini, chiamato a sostituire Gregucci proprio per l’ultima giornata di campionato persa 2-0 a Pescara, il durissimo compito di riportare volontà e morale in uno spogliatoio apparentemente svuotato di ogni stimolo.
Se Salerno piange, Venezia non ride. Anche in laguna regna il malcontento per una stagione che si sperava potesse avere altri risvolti. Solo un anno fa, infatti, i neroverdi avevano sfiorato il ritorno in massima serie disputando i playoff ma oggi, salvo che altri eventuali ricorsi non rendano ancora più caotica la situazione nei “palazzi del potere”, il rischio è quello di precipitare nuovamente nei meandri della terza serie.
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Dal punto di vista dei risultati, del gioco e soprattutto della volontà, nell’ultima parte del torneo il Venezia di Serse Cosmi ha mostrato sicuramente qualcosa in più rispetto ai campani, agganciati in extremis in classifica grazie alla vittoria finale sul Carpi già retrocesso, ma ciò non può certo rappresentare un argomento su cui adagiarsi in occasione dei playout.
Nonostante tutte le disamine tecniche e sul morale delle due squadre, la sfida tra Salernitana e Venezia rimane pur sempre uno spareggio, una gara a sé stante il cui andamento può sovvertire qualsiasi pronostico. Anche per i bookmakers sembra difficile fare previsioni ed è facile immaginare che le quote resteranno per lo più equilibrate fino all’ultimo momento. A essere decisivo in questi casi, infatti, più che il fattore tecnico potrebbe essere proprio quello della motivazione.
Dopo il lungo tira e molla all’interno dei tribunali, una situazione sempre in bilico e un umore già basso per il rischio di retrocedere, entrambe le squadre rischiano infatti di ritrovarsi ulteriormente sovrastate da uno scenario ai limiti dell’inverosimile. Comunque vada a finire sul campo e fuori, non resterà certo una pagina di sport da ricordare, né per i tifosi delle due società né per gli appassionati in generale.