È originaria di Vallo della Lucania Elena Battagliese, bidella record a Milano Custode del liceo Carducci e delle sue memorie. Da 44 anni. Quarantaquattro-in-fila. Ora va in pensione. La sua storia raccontata qualche giorno fa dai media nazionali è arrivata all’attenzione dei cilentani e dei vallesi. Ad Elena i complimenti del sindaco Antonio Aloia e di tutti i suoi concittadini.
Ha iniziato a “lavorare” che faceva la quinta elementare, portata a Milano da una coppia che conosceva appena, e preso la terza media alle serali (perchè di giorno lei – ancora bambina – doveva curare un neonato). “Il mio sogno era stare sempre a scuola, peró. Continuare a studiare, veramente, ma questo non è stato possibile …”. E adesso che finisce? “Voglio iscrivermi all’università della terza età che c’è qui al Carducci, così resto nel mio ambiente – risponde senza esitazioni -. Ma anche fare l’abbonamento a San Siro e magari ricominciare a giocare a calcio, ero un terzino da paura. Che partite ci siamo fatti, all’intervallo, con i ragazzi …”.
E’ nata a Vallo più piccola di otto fratelli, e a dieci anni ha perso la mamma. “Mio padre si è rifatto una vita, gli altri di famiglia erano tutti maggiorenni e sposati. Io non dovevo pesare su nessuno. Mi hanno portato in piazza un giorno e presentato una coppia del paese, avevano un figlio neonato, si trasferivano a Milano e hanno chiesto di portarmi con loro, come baby sitter”. La racconta così, Elena, è stata, in fondo, una sorta di adozione.
A Milano ha finito la quinta elementare e poi frequentato le medie serali in piazzale Ascoli, dove adesso c’è il liceo Virgilio: di giorno curava – lei ancora bambina – il neonato figlio della nuova famiglia, e con il buio studiava. Usciva da scuola alle 22.30 e i genitori “adottivi” la riportavano sulla 500 in via Pacini, dove abitavano. “Il mio sogno era stare sempre a scuola. Continuare a studiare, veramente, ma questo non è stato possibile – sospira -. Allora mi sono messa in testa di fare domanda come bidella, appena avessi compiuto la maggiore età”. E così è stato. A 18 anni e un giorno ha cominciato e quella è diventata la sua casa, la sua vita.
Correva il 1975.
Custode del liceo e delle sue memorie, da 44 anni a questa parte. Ora va in pensione. “Tramiamo a sua insaputa, le faremo una grande festa di saluto in aula magna, ma diventa un problema – ride il preside del Carducci Andrea Di Mario -. Soltanto tra ex studenti ed ex professori, quelli che vogliono partecipare sono duecento. Poi ci sono i 1300 ragazzi e insegnanti attuali: dove li metteremo tutti ?”.