Nel pomeriggio di ieri il Brindisi si è aggiudicato, per 1-0, la finale d’andata dei play-off nazionali d’Eccellenza, validi per il salto in Serie D. Allo stadio “Fanuzzi” i padroni di casa, con una rete di Marino a metà ripresa, hanno superato l’Agropoli, che in particolare nella prima frazione aveva tenuto testa all’avversario. I due tecnici Esposito, dell’Agropoli, e Olivieri, del Brindisi, hanno rilasciato al quotidiano “Il Mattino” le consuete interviste post-partita.
Rammaricato per la sconfitta ma non per la prestazione, Esposito, che ha cosi analizzato il match: “Peccato per la sconfitta, avevamo iniziato bene il primo tempo colpendo anche un palo con Tandara. Nella prima frazione di gioco abbiamo giocato abbastanza bene, poi nella ripresa siamo un po’ calati e il Brindisi è uscito fuori, mettendoci spesso in difficoltà. Al di là del goal e del palo, di a Acosta, non ricordo grandi parate da parte del portiere Capone.Detto ciò faccio i complimenti all’avversario, che, sostenuto da un grande pubblico, è riuscito ad aggiudicarsi questa finale d’andata. È chiaro che il discorso promozione resta aperto, domenica prossima daremo il massimo per cercare di ribaltare questa sconfitta, sfruttando il fattore campo. Mi spiace davvero non essere riuscito a segnare un goal nell primo tempo, altrimenti sono convinto adesso staremo parlando di un’altra partita. L’Agropoli ora è concentrato per la partita di ritorno di domenica”
Felice del successo di misura il tecnico brindisino Olivieri, che ha cosi commentato la gara: “Sono molto soddisfatto di questa vittoria, anche se servirà fare bene anche nella gara di ritorno sapevamo di affrontare un avversario forte, che insieme a noi meriterebbe la promozione in Serie D. Il primo tempo è stato abbastanza equilibrato, poi nel secondo siamo riusciti fuori, abbiamo creato tante occasioni da rete edl il gol di Marino è stata una vera liberazione. Peccato, non siamo riusciti a capitalizzare la rete del raddoppio, abbiamo compiuto, però, un passo importante verso la serie D. Ora però dobbiamo pensare a preparare meglio la gara del “Guariglia”, dove ci auguriamo di completare l’opera, anche se sappiamo che non sarà per niente facile”.