Nel pomeriggio di oggi, allo stadio “Franco Fanuzzi” di Brindisi sotto la direzione arbitrale affidata al sig. Simone Gavini di Aprilia , andava in scena, alle ore 15.30, una delle sette finali dei play-off nazionali d’Eccellenza, valide per il salto diretto in Serie D. In terra pugliese si affrontavano i padroni di casa del Brindisi guidati dal tecnico Olivieri, che in semifinale avevano estromesso il Lavello, e gli ospiti dell’Agropoli, che avevano avuto la meglio invece del Roseto. Esposito, trainer dei cilentani, si affidava dal primo minuto al 4-3-3, con Capone tra i pali, Imparato, Mustone, Giura e Manzillo nel pacchetto arretrato, Masocco, Graziani e Natiello nel mezzo, con Capozzoli, Tandara, e D’Attilio davanti.
IL MATCH
Sono i padroni di casa a suonare il primo squillo: dopo due giri di lancette Iaia, numero 4 del Brindisi, spedisce la palla oltre la trasversale.
La risposta dell’Agropoli non si fa attendere: prima Capozzoli, al quinto, non inquadra la porta dalla distanza, poi Tandara, al dodicesimo, colpisce il palo a Pizzolato battuto.
Capone, estremo difensore ospite, è bravo tre volte nel giro di pochi minuti: al quindicesimo blocca senza patemi il tiro di Quarta, al ventidue di gioco si ripete su Pignataro, mentre quattro minuti dopo è Acosta a saggiare i riflessi del numero 1 cilentano.
Nel finale di frazione, nonostante una gara equilibrata, è il Brindisi a cercare ancora la via della rete: negli ultimi dieci minuti Fruci e Marino spediscono la palla sul fondo da fuori area, stessa sorte per Quarta, che di testa non da precisione alla sua battuta.
Prima di rientrare negli spogliatoi Imparato, in proiezione offensiva, non è fortunato nel suo tentativo che non varia, quindi, il parziale di inizio match.
La ripresa vede una buona partenza dei cilentani che, al decimo, con Capozzoli provano a sorprendere Pizzolato.
Al quarto d’ora Procida serve Marino che trova attento Capone, al ventesimo Acosta colpisce, con una battuta velenosa, l’incrocio dei pali, nel mezzo Masocco, tra i migliori dei suoi, sfiora il vantaggio con un tiro che fa la barba al palo.
I cilentani ci provano anche sui calci piazzati: al venticinquesimo, su assist di Natiello, D’Attilio, di testa, non fa male a Pizzolato, che battezza fuori la sfera. Negli ultimi venti minuti si alza la pressione dei pugliesi, Procida e Acosta fanno le prove generali del goal che arriva al settantaduesimo: Marino combina con Procida prima di battere Capone, per l’uno a zero che deciderà la sfida. Dopo il punto del vantaggio le azioni da rete latitano da ambo le parti: il Brindisi vince di misura senza subire reti, il ritorno è previsto ad Agropoli tra una settimana, dove uscirà il nome della squadra promossa in Serie D.