Un vero e proprio bagno di folla quello che ieri, al Villaggio Oasis, ha salutato l’apparentamento ufficiale delle coalizioni di Italo Voza ed Enzo Sica. Una conferenza programmatica sui contenuti e sugli intenti che la nuova formazione metterà in campo da qui al 9 giugno, giorno del ballottaggio. Applausi scroscianti hanno salutato l’arrivo in sala dei fautori di questa unione, Enzo Sica e Italo Voza.
A dare l’abbrivio ai lavori è stato Enzo Sica che, nel suo intervento, ha sottolineato le ragioni di questo apparentamento: “L’emozione che mi da questa sala piena di miei concittadini mi fa capire che ho fatto la scelta giusta – ha chiosato – Io e Italo, nel primo turno, abbiamo chiesto alla nostra gente a un voto, non siamo entrati nelle case a pretenderlo o peggio ancora a carpirlo. Noi siamo gente libera, che ama la nostra terra, che crede nei valori dell’onesta’ e della trasparenza.
Questi sono i valori che ci uniscono per impedire un futuro buio e pieno di incertezze per tutta la nostra Comunità.”
Sull’avversario al ballottaggio, poi, Sica ha precisato: “Leggo che avrei scambiato il mio appoggio con poltrone o altro, ma forse chi lo dice si confonde col ‘suo’ modo di fare politica. Io non ho chiesto niente e nulla chiederò, se non il bene della mia città”.
Dopo Sica ha preso la parola il candidato sindaco Italo Voza: “Ringrazio dal profondo del cuore Enzo Sica e tutti i suoi candidati che mi hanno accordato la loro fiducia incondizionata. Così come ringrazio i candidati delle mie liste che ci hanno permesso di giocarci questa partita con la loro generosità e la loro forza. Ripagherò questa fiducia combattendo, fianco a fianco con tutti voi, fino alla fine in questa battaglia per il futuro di Capaccio Paestum. Qualcuno non può permettersi di perdere, noi no. Noi, semplicemente, vogliamo avere la gioia di vincere, perché ce lo ha chiesto la Città. Dalle urne, i nostri Concittadini, ci hanno dato un’indicazione chiara: la maggioranza di essi ha votato i figli di questa Terra. Io ed Enzo avevamo il dovere di venire incontro a questa volontà popolare e lo abbiamo fatto con il nostro apparentamento”.
Riferendosi al suo avversario al ballottaggio, Voza non ha fatto mancare qualche stoccata: “Capisco umanamente il nervosismo di chi, abituato a stravincere con i suoi metodi e sfruttando la sua posizione di potere, stavolta, per la prima volta nella sua troppo lunga carriera politica, che è anche la sua professione, non è riuscito a vincere. Ma credo che abbia ben capito che i capaccesi pestani non si lasciano abbindolare dai pifferai magici. Noi siamo qui, siamo in piedi, siamo forti del nostro senso di appartenenza, della nostra onesta’, dell’amore per la nostra terra e non permetteremo a nessuno di venirci a dire come si fanno le cose. Le cose le sappiamo fare, e bene, anche noi capaccesi, e le faremo, statene certi.”
“Do un consiglio al mio avversario – ha continuato Italo Voza – provi a trovare altri argomenti, perché è inutile tentare la carta logora del vittimismo: io non ho mai parlato di lui, per scelta. Eppure, ne avrei avuto argomenti! Ma ho sempre e solo voluto parlare della mia Città, delle idee e dei progetti che voglio realizzare per la mia Comunità, con la mia Comunità. E di questo voglio continuare ad occuparmi. Lasciamo la baruffa a chi non ha argomenti. Concentriamoci sulle idee e i progetti che abbiamo a cuore per il futuro di Capaccio-Paestum. Perché vogliamo una Città che somigli alla sua Comunità: libera, onesta e sincera”.