CASTELLABATE. Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha deciso di affidare ad una ditta esterna il servizio di supporto della riscossione coattiva (leggi qui). Una scelta che però non piace alla minoranza. Secondo il consigliere comunale, Luigi Maurano, “il Comune ricorre ancora ad altri esattori per riscuotere le tasse non pagate dai cittadini”.
Non è la prima volta che il Comune si affida a terzi per la riscossione: nel 2017 il servizio venne affidato all’Agenzia delle Entrate. “Ora si vuole, con questa nuova società, procedere attraverso ingiunzione di pagamento – sostiene Maurano – Cioè si darà ai cittadini un tempo breve per pagare e poi si provvederà ad esecuzione forzata. Ma tale scelta doveva obbligatoriamente essere deliberata dal Consiglio Comunale in quanto si tratta di un servizio e un ordinamento dei tributi. E lo sanno bene, visto che loro stessi lo hanno scritto nel Luglio del 2017. Siamo quindi tecnicamente dinanzi ad un affidamento da annullare”.
Per il consigliere di minoranza, ci sono anche altri motivi per cui la decisione è “politicamente sbagliata”: “Premettendo che i grandi evasori vanno stanati per ripristinare un principio di equità sociale e che chi evade per scelta e non per necessità non è giustificabile. Non possiamo, però, far finta di non sapere che la maggior parte di questi crediti ancora non recuperati derivano dall’impossibilità dei cittadini di pagare i tributi locali. Molti cittadini di Castellabate, data la situazione economica, devono fare una scelta: pagare o mettere il piatto a tavola. E questo dipende anche e soprattutto dall’aumento che in questi anni si è avuto delle tariffe dei tributi locali (Tari e ora anche acqua). Più le tasse sono alte, più i cittadini avranno difficoltà a pagarle, più cresceranno i residui attivi dell’Ente”.
“Accanirsi contro queste persone significa non capire le difficoltà della propria gente. In più , da testimonianze dirette di persone interessate, il Comune non viene incontro (attraverso dilazioni o accordi) a chi, avendo accumulato tanti debiti con l’Ente, vorrebbe mettersi in regola”, conclude Maurano che invita ad “Abbassare la pressione fiscale e provvedere alla “dilezione dei debiti dei cittadini senza applicare tassi d’interessi elevati ed esagerati e senza agire con forza contro chi casomai non ha potuto pagare per necessità e non per scelta”.