Si è svolto nell’Aula Consiliare di Sessa Cilento l’Incontro-Dibattito sul progetto realizzato dall’ Istituto Comprensivo di Omignano Scalo: “ IL REPORTAGE,MY LIFE: Racconto la mia vita e il mondo intorno a me.” Ha aperto i lavori il Prof. Scola Roberto che ha illustrato la storia del genere giornalistico in rapporto al territorio ed in particolare ai comuni di Sessa ,Omignano e Stella Cilento. La realizzazione di un REPORTAGE ha rappresentato un’attività didattica ricca di potenzialità formative, una preziosa occasione per migliorare le competenze di base nella scrittura e ,nel contempo di favorire nuove occasioni di utilizzo delle nuove tecnologie.
Dopo i saluti istituzionali dei Sindaci e degli amministratori comunali coinvolti presenti in sala ,ha preso la Parola il Prof .Francesco Volpe che magistralmente ha coinvolto gli alunni sulla storia del territorio e nello specifico dei paesi: Sessa ,Omignano . e Stella Cilento; sui suoi ricordi di giovane studioso e sulle sue riflessioni sul presente e il futuro dei luoghi coinvolti.
Subito dopo ha preso la parola il Direttore del PNCVDA Dott. Romano Gregorio che ha illustrato il Parco Nazionale del Cilento e le sue attività, le sue bellezze storiche e artistiche, ma soprattutto quello che oggi fa il Parco Nazionale per la conservazione e tutela del territorio.
Avvincente è stato l’intervento del Dott . Vincenzo Rubano giornalista e scrittore che ha parlato della sua esperienza di Reporter in zone di guerra. «Qui si parla di missione di pace, mai di guerra. Eppure il rischio di finire ammazzati è sempre altissimo». Nel mio libro ‘Soldati di pace’ (Guida editore), racconto la vita dei militari italiani nel paese degli aquiloni. «L’Afghanistan non è solo guerra. È un Paese che oggi, grazie al lavoro dei soldati italiani, guarda il futuro con speranza». Il giornalista cilentano ha raccontato anche alcune giornate particolari. Un libro nato dall’esigenza di raccontare come è la vita dei soldati in missione per farla comprendere a chi in missione non ci va, a chi resta a casa, magari ad aspettare il rientro del proprio figlio, alla gente comune che spesso le uniche notizie che ha su quanto accade in Afghanistan sono quelle dei telegiornali: poche, talvolta distorte, spesso brutte notizie. «Il racconto di Vincenzo Rubano è un buon racconto – scrive Toni Capuozzo nella prefazione – perché non nasconde nulla: le angosce prima della partenza, la fatica, le debolezze. Diventa più facile per il lettore immedesimarsi non in un inviato di guerra invulnerabile, ma in uno come te, sbattuto al fronte dalla propria incauta curiosità, e alle prese con la propria inevitabile, umana, fragilità»
Ha concluso con soddisfazione la D.S. Prof.ssa Patrizia Ferrione che dichiara:”Una giornata particolare ,un incontro avvincente ,un giorno speso bene per conoscere il territorio ma soprattutto il mondo che ci circonda”.