Si è svolta nella mattina di oggi, alle 10 circa, presso la Sala Giunta della Provincia di Salerno, la presentazione del progetto “Formazione innovativa e inserimento lavorativo in agricoltura per migranti titolari di protezione internazionale”, sostenuto finanziariamente dal Fondo Beneficenza Intesa e promosso dalla Fondazione AVSI, dal Consorzio Farsi Prossimo, dalla Coldiretti Campania e dalla cooperativa sociale Tertium Millennium di Teggiano.
Il progetto ha come obiettivo principale l’inserimento socio-lavorativo di 15 migranti. Questo ha mosso i primi passi già nei mesi scorsi con diverse fasi di realizzazione come: la selezione dei beneficiari e delle aziende agricole e zootecniche, l’avvio dei corsi di lingua italiana L2 (40 ore) e la formazione tecnica in aula a cura della Coldiretti Campania. Nei prossimi giorni, invece, è previsto l’avvio dei tirocini presso 13 realtà produttive (aziende agricole e zootecniche, caseifici, agriturismi, consorzi).
Tutti i selezionati, provenienti dal circuito di accoglienza Sprar di Padula, Polla, Roscigno, Bellosguardo, Roccadaspide, Santa Marina e Atena Lucana, sono originari, principalmente, dall’Africa subsahariana (Mali, Nigeria, Camerun, Gambia, Ghana, Guinea, Senegal, Togo) titolari di protezione umanitaria, sussidiaria e internazionale.
Diversi esponenti, vicini al progetto, hanno preso parola, in mattinata, alla conferenza. Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania, ha affermato: «La nostra organizzazione è da tempo impegnata in progetti di inserimento lavorativo a favore dei migranti. Nell’ultima edizione del premio Oscar Green abbiamo voluto valorizzare un’iniziativa che ha consentito l’avvio al lavoro di giovani immigrati. I lavoratori stranieri contribuiscono in modo strutturale e determinante all’economia agricola e rappresentano una componente indispensabile per garantire i primati del Made in Italy alimentare nel mondo».
Queste le parole, invece, di Antonio Calandriello, presidente della Cooperativa sociale Tertium Millennium: «Fino ad oggi-abbiamo svolto le selezioni, i colloqui motivazionali e accompagnato il percorso dei ragazzi durante la formazione linguistica e tecnica svoltasi a Padula. Oltre alle lezioni in aula, abbiamo previsto anche delle lezioni “in campo” con visite ad aziende agricole del Vallo di Diano e della Valle del Calore, a un frantoio e al Museo del suolo a Pertosa».
Giampaolo Silvestri, segretario generale di AVSI, ha invece affermato sull’iniziativa: «Questo progetto nasce dalla consapevolezza che il fenomeno delle migrazioni, con tutte le sue implicazioni, può essere affrontato solo se si costruiscono partnership tra soggetti diversi che, ciascuno a partire dalla sua competenza ed esperienza, possono contribuire a rispondere sia al bisogno di inserimento e lavoro dei migranti, sia di sicurezza e ordine della comunità ospitante. Qui a Salerno si sta tentando una via nuova, che apre a prospettive di sviluppo interessanti».
Giovanni Carrara, presidente di Consorzio Farsi Prossimo, aggiunge: «Portiamo in questo progetto la nostra esperienza con le persone fragili, arricchita negli ultimi anni da inserimenti lavorativi di successo in azienda di rifugiati e altri migranti. Di successo, dico, per tutti: per chi riesce a riacquistare un ruolo lavorativo, per l’azienda che acquisisce un lavoratore motivato, per la società che si arricchisce di una persona di nuovo attiva».