Castellabate assegna riconoscimento a Nicholas Chiorazzi

Nicholas Chiorazzi vanta un curriculum pregevole a livello internazionale ed è attualmente a capo del Karches Center per la ricerca sulle leucemie linfocitiche croniche all’Istituto Feinstein a Manhasset

Di Comunicato Stampa

L’amministrazione comunale di Castellabate assegnerà un riconoscimento al professor Nicholas Chiorazzi, illustre medico e ricercatore negli Stati Uniti. La cerimonia di consegna del riconoscimento si terrà il 27 maggio alle ore 12 presso l’aula consiliare “Corrado Grande” del comune, in piazza Lucia a Santa Maria. Le radici familiari legano il professor Chiorazzi a Castellabate, i suoi avi sono nati proprio nel comune cilentano prima di emigrare in America.

Nicholas Chiorazzi vanta un curriculum pregevole a livello internazionale ed è attualmente a capo del Karches Center per la ricerca sulle leucemie linfocitiche croniche all’Istituto Feinstein a Manhasset, New York. Suo nonno materno, Nicola Ippolito nato a Castellabate l’11 novembre 1877, giunse a New York il 4 novembre 1899 sulla nave Sempione partita da Napoli. Il medico si trova in Italia per ricevere il premio “Prof. Aniello Ferrara” promosso dall’associazione “Raffaele Passarelli”. Interverranno alla cerimonia, condotta da Enrico Nicoletta, responsabile dell’ufficio turistico, il Sindaco Costabile Spinelli, la Dott.ssa Enrica Ferrara, il presidente della cooperativa medica “Parmenide”, dott. Luigi Di Gregorio, il presidente della società italiana di citometria, dott. Giovanni D’Arena, il presidente dell’associazione “Avrò cura di te”, dott. Giovanni Luongo.

Il Sindaco, Costabile Spinelli, dichiara in merito: «Una storia di emigranti a noi molto vicina, motivo di vanto per le origini castellabatesi dei suoi nonni e per gli eccellenti risultati professionali conseguiti nella ricerca medica ed in particolare nella cura della leucemia linfatica cronica. È un vero piacere poter accoglierlo nel nostro Comune, legato alle sue radici e mostrargli l’affetto di una comunità che ha storicamente lasciato una parte di sé ben oltre i proprio confini geografici».

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