Cristiano Fernicola è una forza della deep house. Stile primitivo, vibrante, a tratti poetico. Un appassionante rincorrersi di atmosfere e di suggestioni che contagia l’ascoltatore trasportandolo in un viaggio personale e profondo. Basta ascoltare la sua ultima coversax Constellations del duo britannico CamelPhat per accorgersene. Del resto, Fernicola è un artista ormai maturo che ha iniziato a muovere i primi passi musicali circa trent’anni fa, sotto la direzione del maestro Luigi Cavallo, docente del Conservatorio di musica “Giuseppe Martucci” di Salerno, dove ha conseguito il diploma nel 1992.
Negli anni successivi ha collaborato con diversi artisti e gruppi musicali, passando dalla musica leggera a quella jazz e blues. L’artista non è classificabile in un unico genere, il suo percorso è sempre stato ricco di sperimentazioni e di continua ricerca di sonorità nuove. L’ultima scoperta è la deep house, un genere di musica dance nato a Chicago nella seconda metà degli anni Ottanta come sotto-genere della musica house, dall’andamento quasi ipnotico, che incorpora al suo interno anche influenze jazz. Sonorità che hanno rapito l’artista buonabitacolese.
Attualmente Fernicola sta lavorando, in collaborazione con prestigiosi deejay italiani, a diversi progetti musicali. Ed ha già annunciato che a breve uscirà un brano inedito, prodotto da una nota casa discografica.