Breve premessa.
Nell’Aprile del 2012 ritrovai due lettere autografe di San Giuseppe Moscati che attestavano la sua presenza ad Agropoli, notizia che pubblicai sul giornale web “Infocilento”. Le due “Reliquie” documentano l’amicizia tra San Giuseppe Moscati ed il dott. Amedeo Di Sergio. Nella prima, datata 16 Marzo 1923, San Giuseppe Moscati ringrazia il dott. Amedeo Di Sergio per l’ottima accoglienza ricevuta ad Agropoli. In questa lettera, dopo un’attenta lettura, con un altro articolo, pubblicai la notizia che S.Giuseppe Moscati era stato accompagnato dall’Avv. Enrico De Nicola, primo Presidente della Repubblica Italiana. Nella seconda, del giugno 1925, molto più complessa ed articolata, San Giuseppe Moscati annunciava il suo imminente arrivo ad Agropoli e della terapia medica che avrebbe dovuto seguire Francesco Di Sergio, fratello di Amedeo, per alleviare la malattia che lo affliggeva. Il giorno successivo, giovedì 11 Giugno, Corpus Domini, Francesco Di Sergio, ex sindaco di Agropoli per 21 anni, morirà serenamente tra le braccia di San Giuseppe Moscati. Le due lettere autografe di San Giuseppe Moscati ci confermano la sua presenza ad Agropoli nel 1923 e nel 1925.
Per approfondire l’argomento vi rimando all’articolo: “Ritrovate lettere che testimoniano la presenza di S.Giuseppe Moscati ad Agropoli”.(Clicca qui)
Oggi vi presento un’ulteriore testimonianza sulla presenza di San Giuseppe Moscati ad Agropoli, inviatami dalla signora Carmela Maria Gigantino: “Mia madre Giovanna Di Luccio mi raccontava che nell’anno 1920, non ricordava il giorno ed il mese, San Giuseppe Moscati era venuto ad Agropoli chiamato da papà, Eugenio Gigantino. La sua presenza era stata richiesta per un consulto specialistico a mia zia Carmela Di Luccio, una ragazza bellissima e non ancora ventenne, affetta da una grave malattia cardiaca. San Giuseppe Moscati, dopo averla visitata accuratamente, a bassa voce e con modi gentili e discreti, comunicò a mio padre che non c’era niente da fare. Il cuore di zia Carmela non si era sviluppato e, purtroppo, non sarebbe vissuta a lungo. Non valsero le preghiere del Santo e di tutta la nostra famiglia, dopo qualche mese la mia dolcissima zia Carmela spirò. Inoltre mia madre mi raccontava che in quell’occasione San Giuseppe Moscati visitò anche un altro ammalato di cui non ricordava il nome”.
Questa ulteriore testimonianza del 1920, aggiunta alle lettere del 1923 e del 1925, ci dicono che San Giuseppe Moscati è venuto più volte ad Agropoli. La sua presenza in quegli anni fu assidua, diventando una vera e propria missione, giacché San Giuseppe Moscati trovò nel Borgo di Agropoli una popolazione povera nel corpo e nell’anima. Bisognosa di cure mediche specialistiche gratuite ma, in modo particolare, di intense cure religiose. Infatti in quegli anni, come testimoniò nel 1925 Don Enrico Castelli, novello parroco di Agropoli, le chiese agropolesi erano in uno stato di totale abbandono e poche le anime superstiti da un naufragio tremendo, che aveva scosso profondamente la fede degli agropolesi.
In collaborazione con la Redazione di Infocilento, lancio la proposta all’Amministrazione Comunale e alla Parrocchia del Santi Patroni Pietro e Paolo, di recuperare, di riqualificare e di intitolare una piazzetta del Borgo Antico a San Giuseppe Moscati. Luogo nel quale erigere una statua del Santo, creando così un momento di interesse storico-religioso-turistico, nonché uno spazio da dedicare alla cultura. Uno dei primi passi per la creazione del Parco Archeologico Ambientale “Acropolis”.