Riceviamo e pubblichiamo, di seguito, la nota del vicesindaco di Vallo della Lucania, Antonietta Coraggio, coinvolta, in qualità di funzionario del Comune di Camerota, nell’inchiesta che ha portato all’emissione di 12 misure cautelari verso ex amministratori del comune cilentano (leggi qui).
Ecco il testo della missiva.
Ritengo doveroso rendere noto che, con provvedimento eseguito in data odierna, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Vallo della Lucania ha applicato nei miei confronti la misura cautelare della interdizione per un anno, previa sospensione, dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio, in relazione ad una pluralità di ipotesi di peculato per contributi concessi a privati ed associazioni operanti nel Comune di Camerota nella mia qualità di Presidente della Società ‘La Marina de il Leone di Caprera’ srl.
Il provvedimento è stato adottato nell’ambito di una indagine alla quale ho prestato, sin dal primo incedere, la più ampia collaborazione e che ha comportato la irrogazione di provvedimenti di maggior rigore nei confronti di amministratori del Comune di Camerota per fatti di tutt’altra natura.
Nella coscienza della assoluta legittimità degli atti da me adottati, improntati come sempre alla regola della totale trasparenza, intendo riaffermare la mia fiducia nella capacità degli inquirenti di fare piena luce sui fatti che mi vengono addebitati e che intendo concorrere a chiarire sin dall’interrogatorio di garanzia, con l’assistenza degli avvocati Celestino Sansone e Franco Maldonato.
Sebbene la vicenda processuale riguardi la gestione di una Società partecipata dal Comune di Camerota, ho provveduto a notiziare il Sindaco di Vallo della Lucania della mia determinazione di autosospendermi dalla carica di ViceSindaco della Città fino al chiarimento della mia posizione.