Nel maggio del 2018 la Comunità montana Bussento-Lambro-Mingardo ha pulito i canali del territorio di Vibonati al fine di evitare danni in seguito alle piene. Un’opera, però, che ha destato alcune perplessità.
A spiegare i motivi è Paolo Abbate, attivista WWF: “Gli operai della Comunità M. tuttavia hanno “pulito” il ruscello perenne alimentato da un antico fontanile presente sulla collina che, passando tombato sotto la strada SS18 e quindi sotto la grande sughera, monumento verde, finisce addirittura in mare. Il ruscello non rappresenta pertanto alcun pericolo di esondazione, non essendo un canale di raccolta acque piovane. Il ruscelletto, che fa parte integrante dell’area dunale dell’Oliveto, presentava una folta vegetazione riparia prevalentemente costituita da canneto, Ebbene gli operai non sufficientemente istruiti dell’importanza ecologica del ruscello e della vegetazione, hanno tagliato grande quantità di canne presenti nell’alveo e sugl’argini, lasciandole a marcire sul posto”.
Sul caso venne già presentato un esposto. L’area, infatti, è frequentata da uccelli del genere Corriere Piccolo e nel ruscello vivrebbe un raro gamberetto di fiume. Di qui, al fine di evitare ulteriori danni all’ecosistema, è stato presentato un invito alla Comunità Montana e al Comune di Vibonati affinché non danneggino l’ecosistema naturale. La missiva è stata indirizzata anche alla Procura di Vallo della Lucania.