“La sanità è il settore che più di tutti fatica a scrollarsi di dosso i privilegi concessi da una politica sbagliata che continuiamo a pagare in termini economici. Non si può festeggiare il primo maggio in un settore dove le ostetriche restano negli uffici e sono pagate per fare mansioni che non gli competono come quella di addetto stampa”. Così Mario Polichetti, sindacalista della Fials provinciale, fa il punto sul primo maggio nel comparto sanitario nel Salernitano.
“Le sacche di potere all’interno dell’Asl fanno rabbrividire. Dopo i fannulloni del “Ruggi” pensavo di aver visto tutto e invece dovevo ancora confrontarmi con gli imboscati dell’Azienda sanitaria. I sindacati che li difendono sbagliano e prendono a schiaffi i diritti di chi, quotidianamente, si spacca la schiena per fornire il diritto alla salute ai cittadini di questa terra”.
Ma per Polichetti ci sono anche tanti buoni esempi da cui ripartire: “C’è una sanità di eccellenza che per Salerno e la sua provincia devono essere il traino di un rilancio vero”, ha continuato. “Quando le mamme danno alla luce figli in situazioni complicate non si può non ammettere che ci sono professionalità importanti da tutelare. Ecco perché serve stanare tutti gli imboscati e ripartire da chi vive come una missione il diritto alla salute”.