Durante i lavori di rifacimento di piazza Castello a Camerota capoluogo, sono stati rinvenuti frammenti ossei umani, oltre ad aree antiche riconducibili a precedenti insediamenti. Informata immediatamente la Soprintendenza, sono seguiti giorni di lavoro intenso nell’area più antica di Camerota, con la presenza costante anche di un archeologo, la cui nomina è stata voluta proprio dall’Amministrazione a tutela del suo patrimonio.
In questa fase delicata delle operazioni, prima di definire con gli enti sovracomunali il successivo da farsi, il sindaco Mario Salvatore Scarpitta, il vicesindaco Francesco Calicchio e l’assessore alla Cultura Teresa Esposito hanno fatto propria una richiesta di convocazione pervenuta dalle associazioni locali, con le quali è stato tenuto un incontro per condividere i risultati del lavoro svolto e le decisioni da assumere.
Dopo un costruttivo incontro tra le parti, l’Amministrazione ha dato indirizzo ai tecnici per predisporre una variante al progetto originario, finalizzata a valorizzare i reperti rinvenuti, riducendo al minimo i disagi per la popolazione: variante al progetto già predisposta ed ora al vaglio della Soprintendenza. Ottenute le necessarie autorizzazioni, tutti gli sforzi saranno profusi per completare i lavori in tempi rapidi.
Ma l’attenzione dell’Amministrazione per il suo Capoluogo non si ferma a Piazza Castello. In attesa che gli Enti sovracomunali si esprimano nel merito, infatti, è stato dato indirizzo agli uffici di competenza, affinché Camerota abbia delle aree parcheggio (zona alta e bassa del paese), in grado di risolvere definitivamente uno dei problemi atavici del Capoluogo.