Castiello: Con quota 34 auspicabile intervento su linea Sicignano – Lagonegro

"La mobilità ferroviaria è la grossa carenza del Vallo di Diano, degli Alburni e della Valle del Tanagro, limita di fatto il progresso e lo sviluppo economico"

Di Filippo Di Pasquale

“Il territorio del Vallo di Diano, degli Alburni e della Valle del Tanagro presenta notevoli potenzialità commerciali, artigianali e industriali, oltre ad essere meta di interesse turistico e culturale”. Lo dice il senatore del Movimento 5 Stelle Francesco Castiello che parte da qui per segnalare la necessità di investire per la mobilità sul territorio.

Mobilità ferroviaria grossa carenza

“La mobilità ferroviaria è la grossa carenza del Vallo di Diano, degli Alburni e della Valle del Tanagro, limita di fatto il progresso e lo sviluppo economico”, evidenzia.

Mobilità: la proposta del senatore Francesco Castiello

“Come Senatore – fa sapere – ho presentato al Ministro Toninelli e alle Ferrovie dello Stato Italiane la richiesta di ammodernamento e ampliamento dello scalo ferroviario di Sicignano degli Alburni, affinché possano fermare tutti i treni a lunga percorrenza, Frecciarossa 1000 e Intercity, ed effettuare l’interscambio intermodale e integrato per il Vallo di Diano e le principali stazioni della linea Sicignano-Lagonegro, mediante la realizzazione di idonea area da destinare a terminal bus. Con questa mia proposta, presentata al MIT, a RFI e a Trenitalia, ho assecondato le legittime istanze del Comitato Riattivazione Ferrovia Sicignano-Lagonegro e del suo presidente Rocco Panetta”.

Investire sulle infrastrutture per colmare gap Nord – Sud

Secondo il senatore del Movimento 5 Stelle, “Per colmare il gap infrastrutturale tra Sud e Nord occorre realizzare le infrastrutture necessarie. I precedenti governi hanno la grossa responsabilità di aver consentito alle Ferrovie di distribuire in modo iniquo gli investimenti, difatti nei primi 15 anni del duemila sono stati investiti 44mld € al Nord, 24mld € al Centro e soltanto 14mld € al Sud. Con il Def approvato da questo Governo le Ferrovie sono obbligate a destinare il 34% degli investimenti al Sud”.

“Con il riequilibrio degli investimenti e la riserva del 34% per il Sud – conclude Castiello – possiamo anche cominciare ad auspicare un intervento sulla linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro”.

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