Sono iniziate il 6 maggio scorso le le riprese di «Alessandra. Un grande amore e niente più», sesto film di Pasquale Falcone, regista di Cava de’Tirreni che ha deciso di ambientare interamente in Campania il suo film incentrato sull’amore. Una commedia romantica, tre storie d’amore, tre generazioni, con alcuni spunti musicali. Tra questi il brano di Peppino di Capri «Un grande amore e niente più», con cui l’autore vinse Sanremo nel ’73, con un nuovo arrangiamento.
Le riprese si svolgeranno tra Costa D’Amalfi, Cava de’ Tirreni e il Cilento. Proprio il Cilento sarà la prima locatione del film: ad Ascea arrivano Sergio Muniz, Vanessa Gravina, Eleonora Facchini e Rosaria De Cicco. Tra i protagonisti anche alcuni maestri della pizza e affermati food blogger italiani che interpreteranno il ruolo di sè stessi come Gino Sorbillo, Salvatore Lionello, Vincenzo Capuano, Vincenzo Falcone Delicious, Egidio Cerrone (noto come Puok&Med), ItalianFoodPorn e Marco Infante.
Le scene principali saranno girate all’interno di un resort. Tra le location del film anche Capaccio Paestum.
La trama
Francesca e Roberto sono poco più che diciassettenni, vivono la loro vita spensierata, si amano. Un giorno Francesca si accorge di essere in attesa. Con pudore e paura lo comunica a Roberto che rimane sconvolto dalla notizia, ha paura, e si allontana così da lei. Francesca porta avanti, con l’aiuto della mamma, la sua gravidanza, accetta quel dono d’amore che le è stato offerto dalla vita. Dopo nove mesi dà alla luce una bimba, Alessandra. Quando compie 25 anni Alessandra incontra un ragazzo, Valerio, del quale si innamora. Scopre però che è figlio del suo padre naturale, in pratica sono fratelli unilaterali. La storia continua con intrecci e peripezie che raccontano l’amore attraverso tre generazioni.
Il film è stato realizzato senza alcun contributo da parte del Ministero dei Beni Culturali, ma con il supporto di alcuni imprenditori che hanno creduto nel progetto. Il brano principale del film, che dà anche il sottotitolo allo stesso, è la famosa canzone di Peppino di Capri, riarrangiata per l’occasione.