Riceviamo e pubblichiamo, di seguito, nota stampa dei Cittadini 5 Stelle di Capaccio Paestum, relativa alla delibera approvata dalla Regione Campania relativa agli adeguamenti impiantistici del comparto bufalino.
Questo il testo del comunicato.
La Regione Campania il 17/04/2019 ha adottato con delibera di giunta un programma straordinario per l’adeguamento impiantistico ambientale del comparto bufalino campano.
FIN QUI TUTTO BENE!
Ma c’è da ricordare che La Regione è già in fortissimo ritardo su molti aspetti e su questo in particolare di un paio di anni.
Il 1 marzo 2019 sarebbe dovuto entrare in vigore la delibera regionale n. 762 del 5 dicembre 2017, in attuazione alle disposizioni comunitarie nell’ambito degli interventi finalizzati ad un programma di azione per le zone vulnerabili ai nitrati ed emanati ben 27 ANNI FA.
È UN SEMPLICE ADEMPIMENTO NORMATIVO che è arrivato a compimento dopo tanti, forse troppi, anni, quindi NON SI CAPISCE IL TONO TRIONFALISTICO CON CUI È STATA DATA LA NOTIZIA.
IN PIÙ ESISTE GIÀ UNA MISURA a sostegno delle aziende zootecniche nel PSR 2014-2020 ed è la 4.1.3.
Ma quello che più ci terrorizza è il possibile concretizzarsi di quel modus operandi che rimanda alla stagione d’oro dell’emergenza rifiuti.
Agendo in urgenza, si può dare vita ad un BUSINESS succulento, con impianti e soluzioni tecnologiche fortemente impattanti sull’ambiente, economicamente svantaggiosi e con prodotti finali di poco pregio qualitativo, che servono solo a far gonfiare il portafoglio dei facilitatori e delle aziende nazionali che vendono la tecnologia.
Dall’esperienza negativa della centrale a biomasse di Sorvella Sabatella o di quella di Cannito, la politica, le società e le aziende hanno cambiato tattica, mandano facilitatori e lacchè a gestire e influenzare o ammorbidire l’opinione pubblica.