Nuove polemiche sull’autovelox di Agropoli. A destare malumori le dichiarazioni del sindaco Adamo Coppola durante l’ultimo question time. Il primo cittadino, interrogato dai consiglieri comunali Agostino Abate e Consolato Caccamo, ha ammesso che i soldi incassati grazie alle sanzioni comminate mediante l’apparecchio per il rilevamento della velocità, sono serviti “per pagare fornitori, stipendi e servizi”. Il primo cittadino, inoltre, conferma che con l’autovelox è stato possibile parzialmente sanare la situazione in cui versano le casse comunali.
L’autovelox di Agropoli, le accuse
“Come da sempre sostenuto – accusa l’avvocato Giuseppe Russo, dell’associazione Noi Consumatori – l’autovelox non è mai servito per la sicurezza stradale, ma è servito solo per fare cassa. Manderemo questo video alla Procura della Repubblica chiedendo di valutare se sussistono i presupposti per un’azione penale”.
Accuse, queste, sostenute anche dai 5 Stelle. “L’autovelox è servito da bancomat per fare cassa e con quella liquidità sono stati pagati debiti nei confronti di fornitori ma anche gli stipendi dei dipendenti”. “La legge parla chiaro! I proventi dalle sanzioni del codice della strada possono essere usati solo per il miglioramento della sicurezza stradale… e purtroppo questa amministrazione fa tutto l’opposto!”, concludono i pentastellati.
Da palazzo di città, replicano, che tutto è regolare: si è utilizzata la liquidità derivante dall’autovelox per sopperire alla liquidità mancante rispetto alle entrate comunali.