Aquara, comune multato per taglio d’alberi. Luciano: nessuna irregolarità

La replica del vicesindaco Luciano

Di Katiuscia Stio

AQUARA. « Nessuna illegalità sul taglio dei pini. Inoltre, le contestazioni ufficiali che stiamo predisponendo sono nella norma. Ci sono 30 giorni di tempo per contestare la multa propinata». A rispondere è Vincenzo Luciano, vicesindaco di Aquara e consigliere alla Comunità montana Alburni, con delega alla Forestazione, che così ribatte alla notizia della notifica di multa per il taglio in località Macchia.

«Il taglio non presenta nessun illecito, contesteremo tale decisione con puntuali e circostanziate note difensive, sia del Comune che della Comunità montana Alburni, che invieremo agli organi superiori, CTA del Parco. Vorrei precisare che l’area non è sotto sequestro e che la multa è solo a chi ha fatto il taglio, che è anche ente esattore, la CMA, l’Ente proprietario, solo nel caso l’Ente comunitario non pagasse l’ammenda proposta. Ma ripeto, l’operato per noi non presenta nessun problema, abbiamo solo avviato un’operazione di messa in sicurezza e mitigato problemi di possibili incendi in una pineta che potrebbe diventare una bomba incendiaria. A volte si seguono più mode pseudo ambientaliste, che l’operato di amministratori e tecnici che cercano di evitare problemi di pubblica e privata incolumità. Quella pineta a breve, sarà interessata da un progetto di taglio, teso a rinaturalizzare e valorizzare il bosco macchie. Al convegno tenutosi a Paestum il 16 scorso, anche il capo della protezione civile nazionale, ha espresso vicinanza e solidarietà a tanti Sindaci ed amministratori, che vengono troppo spesso e con troppa facilità, individuati come capri espiatori, nella difficile azione di assicurare sicurezza alle proprio comunità». Luciano inoltre fa una riflessione importante su tali interventi, tagli di alberi, pulizia degli alvei fluviali, sulla solitudine di chi opera con norme incerte e con posizioni di organi di controllo discutibili, che con troppa facilità colpiscono chi è in prima linea – i Sindaci- nella difesa del territorio, come unici responsabili di protezione civile. «Andremo fino in fondo in questa storia, non per il fatto in sé, ma per contribuire anche noi ad una battaglia nazionale, che a Paestum abbiamo ribadito con forza. Il nuovo codice di protezione civile, il regolamento forestale, la nuova legge forestale nazionale, ecc. sono alla base di questa battaglia, qualcuno invece di sentenziare, farebbe bene a studiarseli».

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