La tradizione pasquale culinaria, racchiude suggestive simbologie che hanno un valore culturale, religioso e sociale fortissimo. L’agnello, il grano, il riso, il latte, l’uovo sono solo alcuni degli elementi, che reinventati dalla popolazione, hanno determinato il passaggio dalle credenze, e dal mondo spirituale, ad una materialità tale da diventare cibo.
Una simbologia non causale, in quanto la Pasqua assume diversi significati:è intesa come passaggio, nello specifico anche transumanza (quindi riguarda il mondo pastorale), in quanto nella storia non ha avuto solo una connotazione religiosa, ma anche un legame con la natura, punto di riferimento delle comunità pagane, in cui confidavano e con cui creavano un rapporto molto intimo, quasi esistenziale. Inoltre il significato di passaggio dagli ovili alla campagna, nella speranza di trovare dell’erba buona per nutrire il gregge; in cambio, infatti, il pastore donava a Dio il “sacrificio” di un agnello, per salvaguardarsi dai possibili pericoli della natura.
Emerge, quindi, fin dalle primissime comunità il contatto diretto e profondo tra natura, uomo e un dio. Una simbologia fondata e riflesso di un sentire collettivo che rimanda al senso della rinascita, della speranza, del rinnovamento, della vita.
Nel Cilento la pastiera e la pizza chiena comporta delle varianti rispetto alla tradizione napoletana, richiamando molti aspetti culturali presenti nelle comunità antiche. Vari simboli ritornano anche nella tradizione cilentana: l’uovo che rappresenta il significato della vita, è richiamato sia nella forma che assumono le pizze chiene con il riso, che in passato ritornava anche nel viccillu cu l’uovo (sostituito poi dall’uovo di Pasqua): “Pasta di pane intrecciata con un uovo nel mezzo che rappresentava il nascituro, si regalava alla persona amata nel mattina del Sabato Santo. Per quanto riguarda “a pizza re grano” o “a pizza re riso”, siamo nel mondo agricolo, e quindi nella dimensione della Pasqua come patto tra il pastore e Dio per propiziarsi la bontà della natura. Non mancano quindi i cereali, che appartengono alla terra, così come il latte che si ricava dagli animali che fanno da compagnia e sostentamento all’uomo antico.
Le pizze chiene invece, sono il “superamento” del concetto simbolico che comunica la pastiera: il salame, lo strutto, il formaggio sono dunque, l’obiettivo del passaggio inteso come transumanza, come passaggio dall’inverno alla primavera, e sono anche la speranza di ottenere tutto ciò dalla natura.