Doveva tenersi lo scorso 18 aprile presso la sede del Museo Vivo del Mare l’inaugurazione del Marine Turtle Center, centro dedicato alle tartarughe marine (leggi qui). Realizzato con i fondi del progetto europeo Tartalife, la struttura – secondo quanto si apprende da una nota – doveva essere gestita da Legambiente con la collaborazione scientifica della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli. Il taglio del nastro, senza alcuna espressa motivazione, è stato poi rinviato. Il giallo si è infittito con la precisazione inviata proprio dal centro Anton Dohrn.
“Ci troviamo costretti a smentire tale informazione e dissociarci dall’evento suddetto in quanto, né il Presidente dell’Ente di Ricerca, Prof. Roberto Danovaro, né la Responsabile del Centro di Ricerche Tartarughe Marine, Dott.ssa Sandra Hochscheid, sono stati coinvolti nell’iniziativa e non hanno dato il proprio consenso alla stessa”, fanno sapere.
“Pertanto, la Stazione Zoologica è stata impossibilitata ad esprimere alcun parere tecnico circa l’idoneità dei locali e delle attrezzature del Centro prossimo all’inaugurazione. Attualmente, non possedendo la SZN un ruolo attivo presso tale struttura e non essendo stata messa in grado di formare eventuale personale specializzato a operare con le tartarughe marine, il Centro di Pioppi non ci risulta autorizzato in deroga ai divieti di cui al Dpr 357/97 ad esercitare l’attività di recupero delle tartarughe marine”, aggiungono dal centro. La stazione zoologica in conclusione non chiude le porti ad iniziative simili ribadendo la propria disponibilità. “Ma è doveroso evidenziare con urgenza che collaborazioni, attività e sinergie si fondano anche su una imprenscindibile correttezza istituzionale e sul rispetto reciproco di ruoli e competenze, cose che sono evidentemente mancante in siffatto caso”.