AGROPOLI. L’ipotesi paventata dall’Amministrazione comunale di accorpare le scuole dell’infanzia Mozzillo e Santa Maria delle Grazie, trasferendole nella nuova ala della Gino Landolfi continua a innescare polemiche (leggi qui). Se il sindaco Adamo Coppola predica calma e sottolinea come non c’è l’intenzione di chiudere dei plessi scolastici, ma solo di accorparli e trasferirli, i genitori vanno per la loro strada.
La protesta nasce da una ragione precisa: non vogliono lasciare i plessi attualmente frequentati dai loro bambini. Nei giorni scorsi erano state mamme e papà dell’ex asilo delle suore a manifestare le medesime perplessità, arrivando ad avviare una raccolta firme per manifestare la loro contrarietà per questa scelta (leggi qui); poi è toccato a quelli della Mozzillo, il plesso che dovrebbe ospitare la futura caserma di polizia. Striscioni e manifesti di protesta sono apparsi dinanzi all’ingresso dell’istituto di piazza Mediterraneo. “La scuola non si tocca” e “Non si toglie la scuola ai bambini” è il testo che si legge su alcuni striscioni.
Da palazzo di città, però, vanno avanti per la loro strada. La caserma di Polizia sarà realizzata nei locali della Mozzillo nonostante le proteste. Per i piccoli studenti delle scuole dell’infanzia è pronta la nuova ala della Gino Landolfi. “