Ascea, una partita per mister Nellino Rizzo

Appuntamento il 20 aprile

Di Comunicato Stampa

Si terrà il 20 aprile sul campo sportivo di Ascea Marina la prima edizione del Memorial Mister Nellino, evento organizzato da “i ragazzi del Mister”, i tanti giovani che sono cresciuti sotto l’ala protettrice di Aniello Rizzo e che hanno deciso di ricordarlo nel modo che egli amava di più: giocando a calcio. La giornata di sport si aprirà con l’esibizione dei bambini della scuola calcio Pro Velia-Antilia e proseguirà con una partita amichevole che vedrà impegnata l’Asd Ascea, squadra che milita nel campionato di Terza Categoria, opposta a un team formato da giovani e meno giovani a cui il mister, in più di quarant’anni di carriera, ha trasmesso i suoi insegnamenti, con la passione con cui da sempre ha fatto calcio ad Ascea e nel Cilento.

L’evento è aperto a tutti coloro che vogliono portare il loro ricordo di Aniello Rizzo, indossando di nuovo una divisa di calcio e infilando le scarpette, immaginando che in panchina ci sia ancora il mister a dare indicazioni. Il calcio come elemento di coesione sociale e come eredità, quella lasciata da Nellino ai suoi ragazzi, diventati uomini adulti che a loro volta hanno trasmesso ai loro figli quella passione irrefrenabile per lo sport più bello del mondo. Il mister ha lasciato un segno indelebile nella memoria degli asceoti e dei tanti cilentani che gli hanno voluto bene, anche da avversari.

“L’arte del calcio che rende immortali” come recita lo slogan del memorial, perché non importa la categoria di appartenenza, il prestigio della competizione o la cornice di pubblico, se si dedica la propria vita al calcio, anche in campi polverosi con pochi spettatori distratti, in categorie minori, ma lo si fa con il cuore, si lascerà il segno, perché chi ha fatto calcio nel nostro territorio negli ultimi quarant’anni avrà almeno una volta incrociato sulla sua strada il mister Nellino e i suoi “temibili ragazzi”. Proprio da loro nasce l’idea di questa giornata di sport, per rendere omaggio a chi, senza alcuna finalità personale e tra mille difficoltà, ha dato la possibilità a centinaia di giovani di crescere come uomini e come calciatori.

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