Capaccio, Quaglia accusa: Pagano sfratta il PD di Alfieri

Le accuse del coordinatore Udc

Di Redazione Infocilento

Sulla campagna elettorale a Capaccio Paestum, riceviamo e pubblichiamo, di seguito, nota del coordinatore Udc, Angelo Quaglia.

Questo il testo del messaggio:

Nessun simbolo del PD, né ora né in futuro, così zittisce tutti l’ex presidente del consiglio comunale Nino Pagano. Alfieri, scaricato dal partito e senza simbolo del PD, subisce il richiamo del suo selezionatore Pagano, che l’ha convocato per la partita elettorale di Capaccio. Un vero e proprio richiamo ufficiale quello di Pagano, che senza mezzi termini, detta i tempi della campagna elettorale al “sindaco che sa fare il sindaco”. Un bel vestito cucito ad arte per l’uomo di Torchiara, già alle prese con sostenitori elettorali ingombranti, faccendieri in attesa di appalti e imprenditori che non pagano le tasse e che fremono per votarlo. Le vie respiratorie di Alfieri cominciano a soffrire la polvere respirata. C’è da correre ai ripari e il candidato sindaco della Provvidenza lo sa. Ha compreso, che già la sua presenza e il suo passato politico, sono di troppo, figuriamoci dare la fascia di capitano, ai tanti “bisognosi” che si sono riversati su di lui per accreditarsi della sua fiducia. Comprende, che i giocatori della squadra che sta allenando, cominciano a giocare in proprio prima dell’inizio della partita. Comprende, che è necessario un tappeto abbastanza grande per nascondere la polvere che rischia di annebbiarlo. Sa, che ha bisogno di coprire con un telo i dissidenti che la vigilia di Natale, avvelenarono il pranzo natalizio di Palumbo e oggi, tentano di salvarsi salendo sulla sua scialuppa. Ha capito, che il lupo perde il pelo ma non il vizio e che alla fine tenteranno di cucirgli addosso, lo stesso vestito di Palumbo. Alfieri sa, che il suo ossigeno politico è finito, senza simbolo e senza partito e che alla Regione gli hanno ritirato la tessera d’ingresso. Cerca di far dimenticare che è stato dieci anni assessore provinciale durante i quali, nottetempo, la Provincia acquistò una casa agricola sulla statale 18 di proprietà di un signore di Cicerale, per trasferirci l’Istituto Agrario di Gromola, distruggendo un polo scolastico d’avanguardia, tenacemente voluto dall’ex assessore Tonino Scala, oggi suo convinto sostenitore. Non ricorda mai, che durante i suoi dieci anni di assessorato, sempre ai lavori pubblici, perché esperto della materia, la Provincia acquistò l’hotel Ambassador, immobile non conforme alle norme urbanistiche comunali, per trasferirci l’istituto alberghiero di Gromola. Dimentica, che nonostante i tanti anni di assessore ai lavori pubblici, le strade provinciali di Capaccio, sono le più disastrate dell’intera provincia. Alfieri sa, che deve coprire faccendieri, imprenditori compiacenti ed ex consiglieri che lo hanno voluto, al più presto e prima che ufficializzi la squadra delle sue liste, perché la gente sa leggere e conosce i giocatori che ha deciso di mandare in campo per giocare la sua ultima partita nello stadio di Capaccio Paestum.

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