Nei giorni scorsi i militari della Missione in Kosovo dell’8° Reggimento artiglieria terrestre Pasubio di Persano hanno portato a termine la consegna di un importante quantitativo di farmaci raccolti e messi a disposizione dalla Fondazione Banco Farmaceutico ONLUS. Le donazioni sono avvenute presso gli Ospedali Regionali di Peč/Pejë e di Djakovica/Gjakovë, i due più importanti ospedali presenti nell’area del paese in cui opera il contingente italiano. Altre due donazioni hanno avuto luogo presso due poliambulatori situati nelle zone abitate da minoranze serbe: Osojane/Osojan e Gorazdevač/Gorazdhec.
La ripartizione dei medicinali è avvenuta in maniera proporzionale alle diverse utenze delle citate strutture sanitare e nel pieno rispetto del principio di imparzialità di assistenza a tutta la popolazione del Kosovo. Il Colonnello Gianfranco Di Marco, Comandante del Multinational Battle Group West (MNBG-W), intervenendo alle donazioni, ha evidenziato che l’iniziativa scaturisce dall’azione congiunta tra la Fondazione Banco Farmaceutico ONLUS, il Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) e l’Ordinariato Militare che ha portato alla stipula di un Protocollo d’Intesa, ratificato a Roma il 10 maggio dello scorso anno.
Il progetto si prefigge lo scopo di fornire gratuitamente farmaci alle popolazioni che vivono in condizione di povertà nelle aree di crisi dove le Forze Armate italiane operano quotidianamente per garantire la sicurezza. Una simile attività, ad esempio, è stata già condotta nel mese di marzo in Niger. L’accordo prevede che i farmaci, messi a disposizione dalla Fondazione Banco Farmaceutico – attraverso la donazione aziendale da parte di 25 aziende farmaceutiche che cedono i farmaci in eccedenza – vengano trasportati con vettori militari nelle aree in cui operano le Forze Armate italiane. Una volta giunti nei teatri operativi, i farmaci vengono donati nell’ambito di specifiche attività di Cooperazione Civile e Militare (CIMIC), attraverso gli accordi e le intese che il personale militare, dedicato al settore, intraprende mediante il dialogo con le autorità ed i rappresentanti delle comunità locali.
I direttori sanitari dei due ospedali e dei due poliambulatori hanno mostrato riconoscenza per lo sforzo compiuto e per l’attenzione che da sempre KFOR ed il contingente italiano dedicano alle fasce più bisognose.