Decreto “Salva Roma”, aumenta il fronte dei “No”. I Comuni virtuosi si uniscono all’appello del sindaco di Pollica, Stefano Pisani per il quale il provvedimento del Governo rappresenta una grave mancanza di rispetto dei cittadini e soprattutto della meritocrazia” (leggi qui). Ad unirsi all’appello di Pollica anche Asolo e Aiello e nel Cilento San Giovanni a Piro. Col trascorre delle ore, però, i sindaci che contestano il “Salva Roma” aumentano anche nel nostro territorio.
“E’ quasi ora che il Governo si renda conto delle difficoltà reali dei piccoli e medi comuni – ha sottolineato il sindaco di Vallo della Lucania Antonio Aloia – che tra non molto non potranno garantire nemmeno i servizi essenziali. Con questo trattamento di riguardo verso Roma Capitale si calpestano di fatto i diritti di tutti i comuni virtuosi che, quotidianamente, devono lottare tra mille difficoltà. Ci hanno ridotto anche le anticipazioni di cassa e poi si pretende il pagamento dei fornitori entro sessanta giorni. Ho chiesto un intervento anche della Comunità del Parco affinché si faccia sentire su questa problematica”.
Stesso pensiero anche per il sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli. “Noi già siamo contributori dello Stato attraverso il Fondo di Solidarietà. – ha affermato – Il problema è che diamo allo Stato molto più di quello che poi riceviamo in termini servizi. Ci vorrebbe il salva Mezzogiorno, non il salva Roma”.
L’elenco dei firmatari dell’appello è destinato ad aumentare ulteriormente.