Perdifumo: la plastica si sostituisce al sottobosco

Plastica tra gli alberi. L'ennesima discarica tra Mercato Cilento e Vatolla

Di Luisa Monaco

PERDIFUMO. Ancora discariche a cielo aperto nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. L’ultima segnalazione arriva dal territorio del Comune di Perdifumo, in un’area a ridosso della SP46B. Tra le frazioni di Mercato Cilento e Vatolla, un boschetto è stato trasformato in una vera e propria discarica dai soliti incivili.

A comporre il sottobosco, oltre alla vegetazione, c’è la plastica, di tutti i tipi: bicchieri, piatti, bottiglie, buste, addirittura sedie. Non mancano, come spesso accade, rifiuti edili, polistirolo, ferro e latta. Un ingente danno per l’ambiente.

I cittadini, una volta portata alla luce la presenza dell’immondizia, chiedono un intervento di pulizia e bonifica. “Quella plastica, a giudicare dallo stato in cui si trova, è lì da tempo – denuncia un cittadino – sembra impossibile che nessuno se ne sia accorto”.

Purtroppo fenomeni del genere non sono nuovi. Aree verdi del Parco sono spesso trasformate in micro-discariche. Si tratta di zone incontaminate, talvolta poco frequentate, dove i soliti incivili scaricano di tutti, spesso anche materiali pericolosi. Soltanto poche settimane fa poco lontano, a Stella Cilento, furono rinvenute diverse lastre di eternit. Sempre lungo la Sp46B, inoltre, a margine della carreggiata, qualcuno ha pensato bene di gettare via scarti edili.

Agli interventi di bonifica messi in atto dagli Enti locali, dispendiosi e a carico dell’intera comunità, bisognerebbe aggiungere maggiori controlli per prevenire il fenomeno dell’abbandono di spazzatura nell’ambiente.

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