Castel San Lorenzo, il parroco: Non celebrerò battesimi e matrimoni a chi non vuole crescere nella fede

Don Domenico avverte i fedeli: Non voglio essere complice di bugie e falsità

Di Katiuscia Stio

CASTEL SAN LORENZO. « Non mi presterò più a celebrare, battesimi e matrimoni a chi non vuole crescere nella fede. Non voglio essere complice di bugie e falsità. Questo riguarda anche per il Sacramento della prima comunione». Il messaggio è di don Domenico Sorrenti, parroco delle comunità religiose di Felitto e Castel San Lorenzo, per i suoi parrocchiani.

Il messaggio di don Domenico è pregno di rammarico per il comportamento dei propri parrocchiani che, a suo dire, non seguono un percorso di fede che li porta a ricevere i Sacramenti, ma “pretendono” solo di esserne investiti. E ancora, «Dopo aver ricevuto tutti questi Sacramenti spariscono tutti, i buoni propositi, le promesse di piccoli e grandi, finisce tutto e si cerca il modo come cogliere il sacerdote in fallo per poterlo accusare quando richiama qualcuno», dichiara il parroco.

«Ormai da un pò di anni porto avanti una catechesi di preparazione al S. Battesimo e in questi incontri, oltre a invitarli ad essere più presenti in chiesa a confessarsi e di vivere di più la comunità, parlo anche della funzione dei padrini, ma mi sto rendendo conto che sono solo parole al vento, non di tutti, fortunatamente qualche coppia mi segue, è come dire l’eccezione che conferma la regola. Prima comunione, due anni di preparazione, tutti i genitori euforici e al primo incontro con loro chiedono subito: “Quando si fa la Comunione?”. La preoccupazione è per il ristorante e gli invitati, anche qui dopo spariscono tutti e se mi permetto di richiamare qualche bambino dicendogli che non può fare la comunione se non viene a messa la domenica, il genitore convoca invita la popolazione a mandare via il parroco. Matrimonio, qui c’è da uscire dai panni, come si suol dire. I futuri sposi si presentano in chiesa qualche anno prima perché hanno deciso il giorno che devono sposarsi, dopo le solite raccomandazioni di essere presenti a messa, spariscono, per ripresentarsi qualche mese prima per la così detta promessa al comune, che sarebbe la richiesta di pubblicazioni alla casa comunale, alla domanda: “ma non vi siete fatti vedere più?” risposta, troppi impegni, invitati, inviti, ristorante, abiti e per il Signore non c’è mai tempo. Passa qualche mese e ritornano con la classica domanda, quando ci vediamo per le confessioni. Ma Benedetto Dio, sono mesi che vi dico di venire in chiesa e niente, di confessarvi e niente, ancora bisogna finire di preparare i documenti e a questo mio dire sembra che escano dalle caverne, certo se non si vive la comunità, se il corso di preparazione al matrimonio è fatto tanto per fare, prepariamo i documenti, invitandoli a portarli loro in Curia e anche qui non c’è tempo. E da più di un mese che ho stabilito che sono a disposizione per le confessioni solamente in giorni stabiliti non la DOMENICA, la domenica prima e dopo la S. Messa la voglio dedicare alla preparazione personale della celebrazione e dopo al ringraziamento del sacrificio che ho celebrato.(…) , ci sarebbero altre cose ma mi fermo qui, ringrazio il Signore che in questi miei, quasi 29 anni di sacerdozio, dopo aver seminato già comincio a raccogliere i frutti. Antonio Peduto di Castel San Lorenzo sarà sacerdote a breve,Mario Bamonte di Felitto, sicuramente a ottobre sarà ordinato Diacono, Giovanni Cairone, di Castel San Lorenzo, anche lui è in Teologia e tra qualche anno sarà Sacerdote. Scusate per questo mio lungo messaggio» conclude don Domenico

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