Nel trentesimo turno di Serie D, nel gruppo H, era in programma, allo stadio “G.Morra” di Vallo della Lucania, la sfida tra Gelbison e Cerignola, due formazioni alla ricerca dei tre punti per cercare di centrare i rispettivi obiettivi. I cilentani, un passo sopra la zona play-out e reduci da tre sconfitte consecutive, attendevano i pugliesi, al secondo posto del raggruppamento, a meno sette dalla prima piazza del girone. Severo De Felice, tecnico dei vallesi, si affida , dal primo minuto a, D’Agostino tra i pali, Romanelli, Grieco ed Hutsol in difesa, Mejiri e Maiese sugli esterni con Vaccaro e Pipolo in mediana, Passaro e Caterino davano supporto, nel reparto avanzato, a Merkay.
Il match parte su buoni ritmi con due conclusioni, una per parte, nei primi centoventi secondi: Allegretti, per i pugliesi, e Passaro, per i padroni di casa, non trovano però lo specchio della porta. La Gelbison continua nella sua ricerca del vantaggio: al sesto e al ventiduesimo Maiese calcia al lato, al diciottesimo Caterino trova l’opposizione di Abagnale, estremo difensore degli ospiti, nel mezzo il break pugliese di Foggia, che al ventesimo trova pronto D’Agostino. Il Cerignola resta in dieci uomini, per un intervento in gamba tesa, al minuto ventisei: Esposito viene allontanato dal campo dal direttore di gara, lasciando la squadra di Bitetto in inferiorità numerica. Negli ultimi venti di gioco succede poco, la prima frazione, dopo due minuti di recupero, termina cosi a reti bianche.
La ripresa, inizialmente, è avara di grosse emozioni: Merkay è l’elemento più attivo dei rossoblu, la punta cerca, spaziando su tutto il fronte offensivo, di infastidire la retroguardia avversaria, senza trovare mai lo spazio giusto.
Il Cerignola si fa pericoloso a metà frazione con Lattanzio, che non inquadra lo specchio della porta difesa da D’agostino, dopo poco è Grieco, capitano rossoblu, a trovare una deviazione decisiva, avversaria, che manda lontano dal bersaglio grosso il suo tentativo. Al trentacinquesimo e al quarantesimo, per i pugliesi, Loiodice trova pronto nella risposta il numero uno locale, sicuro nei due interventi. De Felice inserisce forze fresche dando spazio, nel corso dei secondi quarantacinque di gioco, ai vari Rossi, per Maiese, Esposito, per Pipolo, e De Cosmi, per Hutsol. Poco prima del novantesimo Caterino spreca una buona opportunità per i cilentani, lasciando il parziale inviolato, nei quattro di recupero succede poco: la Gelbison trova, cosi, un punto importante nella corsa alla salvezza, contro un avversario di valore.