Ripresi i lavori per la fibra ottica dopo dopo l’eccezionale scoperta fatta nei giorni scorsi a Casal Velino. Le opere di scavo avevano portato alla luce alcuni reperti archeologici. La scoperta è stata fatta una settimana fa circa. La notizia si è diffusa solo negli ultimi giorni con l’arrivo sul cantiere degli esperti della Soprintendenza (leggi qui). A rinvenire i reperti gli operai addetti ai lavori di scavo per la realizzazione del canale per il passaggio della fibra ottica nella zona Parco San Matteo, nei pressi della cappella “Ad duo Flumina” intitolata proprio al Santo protettore di Salerno.
Reperti archeologici ritrovati: ipotesi sull’origine
Secondo le prime indiscrezioni i reperti sarebbero risalenti all’epoca Romana. Sembrerebbe si trattasse di strutture archeologiche tra cui delle monete, delle quali al momento non è possibile dare un’identificazione certa, e di alcuni resti di ossa tra cui una rotula.
I lavori inizialmente sospesi sono ripresi solo dopo i sopralluoghi effettuati dalla soprintendenza. Per due giorni gli esperti hanno effettuato i relativi del caso. Gli scavi in corso sono terminati ieri mattina. La Soprintendenza si è riservata però di approfondire ulteriormente lo studio dei reperti prima di esprimersi in merito.
Reperti archeologici: un’opportunità per il territorio
I ritrovamenti potrebbero, in futuro, rappresentare una opportunità per il comune costiero cilentano. Non esclusi collegamenti con Velia ma è ancora tutto da accertare. Anche il sindaco di Casal Velino Silvia Pisapia è in attesa dei risultati da parte dell’autorità preposta. “Seguiamo con attenzione la vicenda – dice – è chiaro che il ritrovamento ha suscitato non poca curiosità”.
I lavori per la fibra ottica sono ripresi ma sotto l’attenzione della Soprintendenza che sta seguendo passo passo lo scavo. La zona dove è avvenuto il ritrovamento secondo voci di popolo già in passato avrebbe portato alla luce altri reperti archeologici.
Il precedente di Camerota
È il secondo rinvenimento nel Cilento nel giro di poche settimane. A Camerota durante i lavori per la riqualificazione di Piazza Castello sono stati ritrovati ambienti funerari con ossa umane, probabilmente risalenti al 1700. Il ritrovamento è avvenuto a Camerota capoluogo in pieno centro cittadino a pochi passi dai resti del Castello Marchesale. I ritrovamenti probabilmente riconducibili a vecchie attività produttive a servizio del marchese dell’epoca.