Il tema delle assunzioni ad Agropoli è uno dei più dibattuti. Che si tratti di dipendenti pubblici o delle società partecipate, il sospetto che vi siano irregolarità emerge sempre, anche nell’ultimo question time quando a puntare il dito contro l’amministrazione Coppola fu Gisella Botticchio. Il consigliere di minoranza fin dal suo ingresso in assise parlò di “Parentopoli” a palazzo di città, riprendendo un vecchio grido di battaglia dei 5 Stelle.
Prima di proseguire, però, sgombriamo il campo da dubbi: ogni assunzione è avvenuta regolarmente. E’ vero, infatti, che sono trent’anni che non si svolgono concorsi in città (leggi qui), ma è pur vero che il ricorso alla mobilità, attingendo dalle graduatorie di altri comuni, è legittimo. Poco importa, poi, come vengano scelte le graduatorie, la legge non fornisce indicazioni in tal senso per buona pace del consigliere comunale pentastellato Consolato Caccamo che aveva mosso non pochi dubbi sul fatto che tra gli ultimi assunti figurassero ex amministratori o familiari di attuali dipendenti.
Ora l’attenzione si sposta sull’azienda speciale Agropoli Cilento Servizi. Proprio Caccamo ha chiesto ed ottenuto l’elenco dei dipendenti ed anche qui compaiono parenti e affini di politici o funzionari comunali. “Una mezza giunta ombra” accusa Caccamo. La precisazione da fare, però, resta sempre la stessa: nessuna irregolarità, tutto legittimo, così come i malumori delle minoranze e le perplessità dei cittadini.