M5S: “Messaggi elettorali autogestiti, ancora nessun rimborso dopo 4 anni”

Il caso sollevato in Commissione dai consiglieri regionali Cammarano e Malerba: “Così la Regione sostiene di tutelare il pluralismo dell’informazione”.

Di Comunicato Stampa

“Paladino a chiacchiere dell’informazione, pronto a scendere in campo per salvaguardare i suoi spazi nei monologhi in tv, promotore di provvedimenti per dare ossigeno al giornalismo che rimangono puntualmente su carta, il sostegno all’editoria da parte del governatore De Luca resta sistematicamente lettera morta. Oggi in Commissione Sburocratizzazione abbiamo ascoltato editori e rappresentanti delle emittenti radiofoniche e televisive regionali campane che per ben cinque appuntamenti elettorali hanno trasmesso messaggi autogestiti di candidati o esponenti politici. In base alla legge 28 del 22 febbraio del 2000, alle emittenti che accettano di trasmettere messaggi autogestiti a titolo gratuito è riconosciuto un rimborso da parte dello Stato, attraverso gli uffici del Corecom della Regione Campania. Ebbene ad oggi non è stato ancora corrisposto neppure un euro del rimborso previsto”.

E’ quanto denunciano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano e Tommaso Malerba.

 “Sono trascorsi quattro anni dal primo appuntamento elettorale, quello delle amministrative di Primavera del 2015, ma non è stato erogato nulla di quanto previsto, né è mai stata data alcuna risposta esaustiva da parte della giunta regionale. Così come una risposta o una rassicurazione non sono state espresse neppure nel corso dell’audizione di questa mattina. Non sono chiare le ragioni del ritardo da parte di una giunta che a parole si fa paladina degli operatori dell’informazione, ma nei fatti continua ad avallare la condizione di precarietà che sta vivendo il settore dell’informazione locale. Continueremo a sollecitare una risposta da parte degli organismi politici di competenza. Un’informazione plurale e libera si garantisce anche e soprattutto sostenendo le uniche realtà che fanno da megafono per le istanze che provengono dai territori. Realtà spesso tenute in piedi da giovani talenti che, nonostante la precarietà alimentata anche da ritardi come questo, continuano a svolgere il proprio lavoro a testa basta e con passione”.

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