Arriva dalla pagina Facebook di Simona Ridolfi, ideatrice e presidentessa dell’Associazione che ha dato la vita al progetto, riuscitissimo, de La Via Silente, la denuncia per la “dimenticanza” di cui si sarebbe reso colpevole l’Ente Provinciale per il Turismo.
“L’unico contributo pubblico al progetto”, specifica la Ridolfi, “è quello relativo alla cartellonistica”: dall’Ente, però, pare non esserci “la scrupolosità e l’attenzione necessaria” per tenere in piedi un’iniziativa che ha saputo farsi conoscere anche al di là dei confini regionali, e si è, perciò, costretti ad assistere, impotenti, alla caduta dei pali che reggono i cartelli con le indicazioni per percorrere i 600 km del percorso.
L’accusa, pubblicata oggi, è l’esasperato sfogo che segue un anno di richieste e solleciti caduti nel vuoto, mentre “tutto il resto, ciò che funziona” chiarisce Simona Ridolfi, “è frutto del lavoro scrupoloso e attento dell’associazione […] .
” La Via Silente” conclude ” non è un abito da cerimonia, è un progetto serio e ben studiato, che non tollera d’essere contaminato dall’inefficienza di “chi fa le cose tanto per fare”.
Tante le dimostrazioni di affetto e solidarietà, soprattutto da parte di chi, quel progetto, lo ha visto nascere; adesso, tutti gli occhi sono puntati sull’Ente, da cui si aspettano risposte immediate.семейная ипотека