Nuovo allarme nell’area dell’Asl Salerno per le carenze di personale. A segnalare una situazione preoccupante è Biagio Tomasco, della segreteria NurSind. I problemi sono molteplici, ma nonostante gli sforzi dell’Asl ci sono difficoltà a reperire personale tramite mobilità volontaria e nuovi pensionamenti grazie anche alla quota 100. Quest’ultima rischia di portare via dagli ospedali numerosi lavoratori considerato che la popolazione lavorativa dell’Asl Salerno ha un’età molto elevata: 48 dipendenti sono nati tra il 1940 e il 1950, 3227 nel decennio successivo, 2765 tra il ’61 e il ’70, 1305 tra ’71 e ’80, 457 tra ’81 e ’90 e soltanto 8 tra ’91 e 2000. Insomma con la quota 100 potrebbero lasciare 1648 dipendenti.
La situazione del personale degli ospedali del Cilento e Vallo di Diano
La situazione peggiore l’avrebbe Sapri con 19 pensionamenti (cui si aggiungerebbero i 3 del distretto Sapri – Camerota); 12 a Vallo della Lucania (tra personale ospedaliero, amministrativi) più 8 dipendenti del distretto sanitario. Non va meglio nel Vallo di Diano: 5 pensionamenti a Polla e 3 al distretto di Sala Consilina.
L’allarme dei sindacati sulle carenze di personale
“Ai sopra evidenziati pensionamenti per quota 100, vanno aggiunte le altre due forme di pensionamento, ovvero quella di anzianità e opzione donna”, sottolinea Biagio Tomasco. “Per quanto attiene la pensione di anzianità abbiamo 64 dipendenti che se ne potrebbero avvantaggiare pari allo 0.82%, suddivisi in 24 unità di comparto (0.31%) e 40 unità della dirigenza medica (0.51 %)”. Nello specifico andranno in pensione nel comprensorio del Cilento e Vallo di Diano un operatore tecnico ad Agropoli, un assistente sociale, due infermieri, un fisioterapista e un OSS a Sapri, 1 collaboratore tecnico a Polla. A questi si aggiungono 4 medici a Sapri, 5 a Vallo della Lucania, uno a Polla oltre a personale dei distretti sanitari. L’opzione donna, infine, porterà via un assistente amministrativo, un assistente sociale, 7 infermieri a Vallo della Lucania (tra ospedale e distretto), un assistente sociale ed un infermiere esperto al distretto Sapri – Camerota, 3 infermieri e un ginecologo a Sapri, un infermiere al distretto di Sala Consilina, 2 infermieri a Polla.
“In definitiva un quadro preoccupante se non allarmante, anche in virtù del fatto che non si ha ben chiara la situazione su chi si avvarrà o meno delle facoltà innanzi illustrate, cosa che se realizzata, imporrebbe un serio ragionamento di riorganizzazione dei servizi erogati dall’ASL Salerno, oltre che delle politiche di reclutamento”, dice Tomasco. Altro aspetto della questione occupazionale, non di secondo piano, è quello dei dipendenti impiegati in mansioni o funzioni diverse da quella per cui sono stati assunti. “La questione non è di poco conto in quanto vada ad inquinare in maniera sensibile la ricognizione dei posti necessari, e nasconde la reale necessità occupazionale dell’ASL Salerno, oltre a configurare, in taluni casi, un danno erariale per le casse aziendali”, fa sapere il segretario NurSind. Il fenomeno riguarda 504 unità.
Carenze di personale, l’allarme dell’Asl Salerno
“In conclusione, considerato che tutte le azioni positivamente messe in essere dall’ASL Salerno, seppur meritorie, non hanno dato i frutti sperati si chiede un rapido capovolgimento di fronte, che possa riequilibrare il
rapporto tra domanda ed offerta di salute e che passa essenzialmente attraverso quanto già richiesto, ovvero verso l’indizione di un concorso
unico per tutte le figure carenti dell’ASL Salerno”. Questo l’appello del sindacato NurSind.