BELLOSGUARDO. “Archivio Bellosguardo”. Un progetto a cura del fotografo Alessandro Imbriaco con il coordinamento e la produzione dell’Associazione Rehub Alburni, la collaborazione scientifica dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione e la collaborazione del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e del Comune di Bellosguardo. L’obiettivo è realizzare un archivio fotografico condiviso del Parco. Da domani, 26 marzo, a Bellosguardo, con un primo workshop, la raccolta di album di famiglia e una campagna fotografica di 5 giovani autori parte la prima fase dell’ambizioso progetto.
«Con i suoi 180 mila ettari che lo rendono secondo in Italia per dimensioni, includendo 80 comuni e 3 siti archeologici inseriti nella lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni raccoglie al suo interno un patrimonio immenso di storie e tradizioni. Per questo motivo, istituire un Archivio Fotografico del Parco porterebbe alla realizzazione di un potente strumento di promozione territoriale che potrebbe divenire un centro di formazione e progettazione in grado di promuovere la tutela e lo sviluppo del territorio». – spiegano gli organizzatori- Nella prima fase dei lavori (marzo – agosto 2019) sarà creato un Archivio diffuso sul territorio: gli album di famiglia saranno individuati, inventariati e digitalizzati prima di essere ricollocati nelle sedi di origine. L’ICCD, in collaborazione con le associazioni locali, formerà i partecipanti ai 2 workshop per costituire dei gruppi di lavoro locale in grado di gestire in modo autonomo la raccolta, la catalogazione e la digitalizzazione dei materiali che andranno a costituire un primo fondo dell’archivio. Inoltre, dal 26 al 31 marzo, saranno realizzate 5 campagne fotografiche sul territorio e sugli abitanti di Bellosguardo da 5 artisti in residenza, per restituire uno sguardo contemporaneo sul territorio del Parco.
I nomi dei 5 fotografi che realizzeranno le campagne fotografiche sono: Stefano Capozzolo, 22 anni, Italia; Sarah Wiedmann, 26 anni, Germania; Valerio Morreale, 22 anni, Svizzera; Mattia Panunzio, 27 anni, Italia; Nunzia Pallante, 28 anni, Italia. Entro giugno 2019 sarà terminata la raccolta e l’archiviazione del materiale fotografico che, insieme ai lavori realizzati dagli artisti residenti, confluirà in due mostre ospitate dal festival Rural Dimensions, nell’agosto 2019, che metteranno in dialogo la fotografia storica e quella contemporanea. Nella seconda fase sarà costituito un Archivio fisico in grado di accogliere i materiali, coordinare le attività e fare formazione sul territorio. L’obiettivo è di estendersi capillarmente in tutto il territorio del Parco e divenire, negli anni, un immenso patrimonio di immagini e di storie. Alessandro Imbriaco Nato a Salerno nel 1980, dopo gli studi in ingegneria, nel 2004 si trasferisce a Roma. Dal 2007 al 2012 ha lavorato ad un progetto sull’abitare a Roma (TAZ) raccontando campi rom (Casilino 800, Metropoliz), occupazioni abita¬tive (Campo Farnia, Regina Elena), e periferie urbane (Ottavia, Idroscalo, Ponte di Nona). Dal 2011 con Tommaso Bonaventura e Fabio Severo lavora al progetto Corpi di Reato.
Un’archeologia visiva dei fenomeni mafiosi nell’Italia contemporanea, esposto in diversi musei e gallerie in Italia e all’es¬tero. Con Caterina Loffredo, architetto, ha ideato il progetto Forza Maggiore, un progetto collettivo e multidisciplinare sulla ricostruzione post-sisma in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione. Dal 2014 è docente all’Istituto Europeo di Design. Dal 2017 è membro del direttivo della SISF – Società Italiana per lo Studio della Fotografia. Nel 2017 ha svolto una residenza artistica alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Ha ricevuto diversi riconoscimenti per il suo lavoro: Premio Atlante Italiano – MAXXI (2007), Premio Canon (2008), World Press Photo (2010), Premio Pesaresi (2011), Premio Ponchielli (2012), European Publishers Award for Photography (2012). Viene selezionato nel 2011 per il Talent di Foam e per il Joop Swart Masterclass del World Press Photo. Nel 2018 vince il Premio Anima per il Sociale. Nel 2014 e 2016 ha partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia. Suoi lavori sono conservati dall’archivio della Biennale di Venezia, dal FOAM – Photography Museum Amsterdam, dal MAXXI – Museo nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma, dal museo Riso di Palermo e dal MUFOCO di Cinisello. Suoi libri sono stati pubblicati in Italia (Peliti e Electa), Inghilterra (Dewi Lewis), Francia (Actes Sud).
Rehub Alburni
L’associazione, nata come evoluzione della Consulta Giovanile Bellosguardo, per estendere il proprio raggio d’azione intende promuovere il patrimonio ar¬tistico, culturale, storico e ambientale dell’area compresa tra la Valle del Calore e i Monti Alburni, partendo dal territorio di Bellosguardo (SA). L’associazione intende offrire spazi liberi, fertili per ogni disciplina, valorizzando l’artigianato e le pratiche rurali cercando di rimanere a stretto contatto con l’innovazione. Perseguire e attuare una idea di multidimensionalità del territorio rifacendo¬si alle politiche previste dall’Unione Europea per le aree rurali, cercando di apportare al territorio futuri benefici economici. Contatti: Cristiano Campitelli Presidente Ass. Cult. Rehub Alburni Piazzale Necropoli Lucana snc 84020 Bellosguardo (SA) cell. +39 3396969428 management@ruraldimensions.it www.ruraldimensions.it