AGROPOLI. Si è tenuto ieri a Vallo della Lucania, presso il centro per la biodiversità, il Memorial Antonio Valiante. Un modo per ricordare il politico cilentano che proprio il 22 marzo avrebbe compiuto 80 anni (leggi qui). Molti gli interventi in cui è stato ricordato il tanto lavoro fatto da Valiante per il territorio, soprattutto per la tutela e lo sviluppo del Cilento e per la sanità.
L’impegno di Antonio Valiante per la sanità
Proprio nel settore sanitario, i vari intervenuti hanno ricordato il suo ruolo al vertice dell’Usl di Vallo della Lucania, un’azienda virtuosa, priva di debiti, divenuta anche a livello nazionale un esempio da seguire. Eppure negli anni successivi l’Asl Salerno 3 è stata sacrificata per far posto ad un’Asl unica; è da allora che Cilento e Vallo di Diano hanno cominciato a perdere servizi. Lo ha sottolineato anche il figlio di Antonio, Simone Valiante, ricordando come oggi in molti si siano ravveduti per quella scelta.
Antonio Valiante e l’ospedale di Agropoli
Nel parlare di sanità, il figlio Simone ha anche parlato dell’ospedale di Agropoli. Molti attribuiscono all’ex vicepresidente della regione la colpa della chiusura del nosocomio, una concezione indotta anche dai politici locali. Ma Simone Valiante è di tutt’altro avviso. “La vicenda dell’ospedale di Agropoli lo ha segnato – ricorda – Ebbe la grande intuizione di prevedere per il presidio agropolese un polo oncologico che fosse punto di riferimento per tutto il meridione. Una proposta che non è stata capita. E’ stata persa un’occasione storica, senza comprendere ciò che si stava perdendo”.
In effetti avere un polo oncologico, oltre ad offrire un importante servizio, avrebbe tenuto in vita l’ospedale e i principali reparti e probabilmente anche il pronto soccorso. Ora, invece, Agropoli è costretta ad accontentarsi.
A distanza di anni c’è chi rivaluta il pensiero di Antonio Valiante. Nei mesi scorsi anche Giovanni Basile, a capo del comitato pro ospedale, sottolineò come l’accorpamento delle Asl e il rifiuto di un polo oncologico siano state delle scelte sbagliate.