Medici cattolici Campania: da Salerno appello su tutela ambiente

Illustrato protocollo d’intesa sottoscritto con Isde

Di Comunicato Stampa

Parte da Salerno, sede della scuola medica più antica, l’allarme sull’urgenza di mettere in relazione il benessere con la tutela dell’ambiente. Lo stato di salute dei cittadini della Campania, negli ultimi dieci anni, è notevolmente peggiorato, come emerso dal XIII Rapporto Meridiano Sanità, elaborato da The European House-Ambrosetti. Se n’è discusso al convegno “Etica, salute e ambiente”, svoltosi al campus di Baronissi dell’Università di Salerno e organizzato dai medici cattolici della Campania in collaborazione con l’ISDE Campania (medici per l’ambiente), il dipartimento di Medicina e l’Omceo di Salerno.

“I medici scendano in campo in prima persona per la salvaguardia dell’ambiente e contro ogni forma di inquinamento, aiutando le persone a riscoprire l’importanza dell’etica nei comportamenti personali e sociali e il rispetto del creato per raggiungere il benessere”, ha detto Mario Ascolese, presidente medici cattolici campani. “La salute delle persone è il più importante indicatore della tutela ambientale e dipende dai nostri comportamenti sociali, dalla qualità dell’alimentazione, dal rispetto del territorio. Abbiamo bisogno di passare all’azione, dopo le denunce, anche forti, degli ultimi anni”, ha aggiunto Gaetano Rivezzi, presidente ISDE Campania.

Nel corso dei lavori, sono state illustrate anche le finalità dell’intesa firmata di recente da medici cattolici e medici per l’ambiente. Tra queste, una campagna di comunicazione veicolata attraverso i medici aderenti alle due organizzazioni per sensibilizzare le persone sulla correlazione tra inquinamento e benessere. “Il concetto di Sanità deve essere anche inteso come prevenzione sociale e non solo cura clinica e accudimento della persona sofferente. E’ prioritario promuovere un’azione sinergica che tende a prendersi cura delle patologie derivanti dall’inquinamento, che travolge e mortifica il nostro corpo”, si legge nel protocollo.

“La tutela dell’ambiente, soprattutto nei territori messi maggiormente alla prova come la Campania con la terra dei fuochi o la Puglia con l’Ilva, chiede un nuovo impegno etico nell’interesse del benessere personale e sociale e il miglioramento della qualità della vita”, ha sottolineato Vincenzo De Filippis, presidente della federazione dei medici cattolici europei. All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, anche Carmine Vecchione, direttore del dipartimento di Medicina; Natalino Barbato, dell’Omceo di Salerno; Mario Capunzo, ordinario di Igiene all’ateneo salernitano e Bruno Ravera, past president Omceo di Salerno.

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