A metà gennaio si è registrato un record di vendita di Btp a 15 anni e questo fa capire che il calo di interesse dei risparmiatori era soprattutto dovuto alla incertezza sulla manovra economica 2019 e al rischio di una manovra di infrazione da parte della Unione Europea. Notevole, poi, è il dato che registra un alto numero di investitori stranieri. Questo non dissipa del tutto l’incertezza dello scenario economico che è tuttora interessato dalla guerra commerciale tra USA e Cina con la rottura dei sistemi di scambi e dalla prospettiva della Brexit no-deal, cioè senza accordi e perciò con conseguenze diversificate per ogni zona. Si può comprendere, stante lo scenario complesso e globale, se, ancora oggi, molta parte della popolazione, e non solo italiana, mantiene riserve sulle attività di investimento finanziario e considera il mondo della finanza in senso lato accessibile solo a persone molto esperte.
Non si sbaglia neppure pensando che anche i mass-media (la stampa, i canali televisivi e radiofonici, le diverse produzioni cinematografiche) abbiano contribuito a creare questa tensione negativa verso l’universo finanziario. Quindi, si deve supporre che chi presta attenzione a questo mondo sia già predisposto ad un qualche approfondimento. Non abbiamo ancora imparato un approccio positivo al mondo della finanza e gli aggiornamenti che i notiziari quotidianamente diffondono sui mercati, sull’andamento delle borse e sullo spread probabilmente restano come incollati ad uno sfondo sfocato rispetto alla vita quotidiana.
A chi verrebbe quindi in mente di seguire, ad esempio, un webinar, cioè un corso di aggiornamento online, per imparare un approccio consapevole al trading cioè alle attività di investimenti su piattaforme on line?