Capaccio Paestum e Giungano si fermano per rivolgere l’estremo saluto al compianto sindaco Franco Palumbo. Questa mattina nella Chiesa della Santissima Maria Assunta, alle ore 10.30, si terranno le esequie. Prima, però, sarà allestita la camera ardente presso il municipio di Giungano, il paese che per circa quindici anni Palumbo ha guidato come sindaco. Sarà l’occasione per tanti suoi paesani, amici, familiari e conoscenti, per rivolgergli l’ultimo saluto. In tanti lo hanno già fatto.
Un via vai di persone per l’ultimo saluto a Franco Palumbo
Da lunedì, quando si è appresa la notizia della sua scomparsa, prima presso la sua abitazione di Capaccio Paestum e poi a Giungano dove il feretro è giunto ieri scortato dalla polizia municipale, c’è stato un via vai continuo di persone che hanno voluto salutarlo e stringersi al dolore dei suoi congiunti. Tanti anche i messaggi di cordoglio che continuano a giungere in queste ore da parte soprattutto di amministratori locali. Molti di questi saranno presenti alle esequie con i gonfaloni dei rispettivi comuni. Ci sarà anche una nutrita rappresentanza di Capaccio Paestum, città che ha guidato fino al dicembre scorso.
Lutto cittadino a Capaccio Paestum e Giungano
Il commissario prefettizio Rosa Maria Falasca, subentrato proprio a Palumbo, ha proclamato un giorno di lutto cittadino. Nell’occasione verranno esposte le bandiere a mezz’asta presso tutti gli edifici pubblici. Nel provvedimento si ricorda l’ex sindaco come una persona con «generosità d’animo, senso del dovere e delle istituzioni, amore per la legalità e la giustizia». Capaccio Paestum, dice il commissario Falasca, piange un sindaco «che ha unito le sue sorti personali allo sviluppo e al benessere del territorio». Anche Giungano ha indetto il lutto cittadino; ieri sono stati annullati anche i festeggiamenti in onore di San Giuseppe. «Ho interpretato il sentimento di tutta la comunità per la quale si è speso», ha detto emozionato il sindaco del centro cilentano Giuseppe Orlotti, storico vicesindaco di Palumbo. «Franco – ha aggiunto – ha portato Giungano ad essere conosciuta da tutti. La comunità era la sua prima casa». Proprio a quella comunità non ha mai smesso di pensare, anche quando la malattia gli si è accanita contro.
Orlotti: fino all’ultimo continuava a parlare di progetti
«Fino all’ultimo respiro continuava a parlare di progetti. Era pieno di entusiasmo, pensava di ricostruire un gruppo politico». «Voglio ricordarlo così – conclude Orlotti – sempre con il sorriso. Franco Palumbo aveva 54 anni; lascia la moglie Cinzia, i figli Sabrina e Mario, la mamma Sabina e la sorella Irene.