Da Padova ad Altavilla Silentina, il dono della reliquia di Sant’Antonio

La reliquia è conservata nel Convento di San Francesco, e in attesa di un'idonea sistemazione nella cappella dedicata al Santo

Di Antonella Guerra

Altavilla in festa per l’arrivo della reliquia di Sant’Antonio, accolta domenica dalla comunità in Piazza Umberto I. Un dono grande per un paese con una grande devozione. Sant’Antonio è il protettore di Altavilla, dispensatore di grazie, amico e confidente, invocato nel momento del bisogno. “Ho voluto che l’evento ricadesse nella seconda domenica di Quaresima – afferma Padre Arley Tobar, rettore del Convento di San Francesco e promotore dell’iniziativa – perché in questo giorno la Chiesa celebra la Trasfigurazione di Gesù e questo dono ha portato vera Luce su Altavilla”.

La reliquia è  “ex massa corporis S. Antonii”, ossia una parte del corpo del Santo, così come indicato nel documento di autenticazione. “Ci sono voluti circa tre mesi – continua Padre Arley – per l’approvazione della richiesta”. Ma come è nata questa iniziativa? “Ho preso parte per la prima volta lo scorso 13 giugno alla tradizionale processione di Sant’Antonio ad Altavilla – racconta – e mi ha colpito la devozione del popolo verso il Santo, che nel giorno della Sua festa, visita tutte le case degli abitanti del paese. Ho iniziato così a documentarmi, consultando testi e documenti per predisporre la documentazione necessaria per ottenere la reliquia”. Ed è un rapporto speciale che lega Altavilla a Sant’Antonio, siamo nel 1799 quando il Santo protegge il popolo altavillese dall’attacco del nemico, lo scoppio di un cannone in 13 parti, fa gridare subito al miracolo. “Proprio allora nasce la speciale devozione verso il Santo – continua – ed è per questo che la comunità locale ha fortemente voluto una reliquia ed ha creduto nel buon esito della richiesta. La reliquia è una testimonianza di Dio e rafforza con Lui il nostro legame, custodisce e rende viva la nostra Chiesa”.

Ma una reliquia è anche un’opportunità per il territorio, un attrattore per il turismo religioso. “La presenza della reliquia arricchisce ulteriormente il nostro patrimonio – afferma Padre Arley – il nostro convento è già tappa di gruppi di turisti e visitatori, interessati al culto del Santo e agli aspetti storico-artistici ed architettonici. Sono impegnato nella tutela e valorizzazione del patrimonio – conclude – renderlo accessibile e fruibile è un’opportunità che devo in primis alla comunità di Altavilla”.

Ricordiamo che al momento la reliquia è conservata nel Convento di San Francesco, e in attesa di un’idonea sistemazione nella cappella dedicata al Santo, può essere venerata, previo appuntamento con il rettore.

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