Vi propongo un’altra testimonianza storica, che ci avvicina sempre di più alla conferma della presenza di San Francesco d’Assisi ad Agropoli nel 1222.
Posticipo la presentazione dell’annunciata opera storica proveniente da una importante città europea, per presentarvi in anteprima, il ritrovamento di un altro importante affresco che, in questi ultimi mesi, è stato al centro delle mie ricerche. Sabato 16 c.m. ho visionato personalmente l’affresco, per cui preferisco presentarvelo subito. Nell’ottobre del 2018, sfogliando un vecchio libro d’arte notai un’immagine sacra che la didascalia definiva: “San Francesco d’Assisi predica ai pesci” del pittore milanese Federico Ferrario. Subito iniziai la ricerca. In base ad alcune opere da lui firmate, Ferrario potrebbe essere il vero cognome, mentre alcuni autori lo chiamano Ferrari. L’artista nacque a Milano nel 1714 ed è autore soprattutto di affreschi, tra i quali numerosi a carattere sacro. Nel 1759 l’attività del Ferrari/io si spostò nella bergamasca, dove le sue opere possono essere ammirate in numerose chiese fra cui la cattedrale di Sant’Alessandro, la prepositurale di Sant’Alessandro della Croce in Borgo Pignolo e la basilica di Sant’Alessandro in Colonna. Il coronamento dell’attività del pittore milanese fu un cielo di affreschi del Duomo di Milano, aventi per soggetto il SS. Sacramento. Ottenne anche il prestigioso incarico di direttore della Accademia Ambrosiana, fondata dall’Arcivescovo di Milano, Cardinale Federico Borromeo, il 25 giugno 1620. Federico Ferrari/io morì a Milano il 27 marzo del 1802.
Approfondendo la ricerca ho rintracciato la scheda tecnica di presentazione dell’affresco, curata dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bergamo e Brescia. Secondo la Soprintendenza si tratta di un affresco chiamato “San Francesco d’Assisi predica ai pesci”, presente nella Chiesa di S. Rocco (XV secolo), in via Broseto 26 di Bergamo. L’opera fa parte di una serie di affreschi dedicati a San Francesco d’Assisi che rappresentano “Episodi della vita e gloria del santo”. Gli affreschi furono realizzati dal pittore milanese Federico Ferrari/io, presumibilmente nel 1759 e, come era solito fare, chiamò a coadiuvarlo negli orlati il decoratore bergamasco Bernardo Brignoli. Per la cupola, quest’ultimo, seguì il Ferrari/io dipingendo la parte prospettica ed ornamentale, fondendo la sua opera in modo tale da sembrare uscita dallo stesso pennello. L’affresco chiamato “San Francesco d’Assisi predica ai pesci”, raffigura San Francesco d’Assisi nell’atto di benedire i pesci accorsi ad ascoltarlo; sulla sinistra, un lungo sentiero che conduce ad un castello; sulla destra, un paese ed alcune persone che assistono al Miracolo. Vi ripropongo le fonti che descrivono il Miracolo, pubblicate prima della realizzazione dell’affresco presente nella Chiesa di S. Rocco di Bergamo, alle quali, probabilmente, si sarebbe ispirato il pittore milanese Federico Ferrari/io:
Padre Rodolfo ( Petrus Rodulphius episcopus ) da Tossignano (Teologo Francescano) “Historiarum Seraphicae Religionis libri tres” Edito a Venezia 1586: “(…)Locus Agropoli: ibi est scopulus ubi, B.Franciscus praedicabat piscibus (…). (…)Località di Agropoli: li è lo scoglio dove, S.Francesco predicò ai pesci(…)”;
A.R.P.F. Luca Waddingo (Wadding) Hiberno (Francescano, Storico)
“Annales Minorum(Annali Minori). In quibus res omnes trium ordinum a s. Francisco institutorum ponderosius et ex fide asseruntur, et praeclara quaeque monumenta ab obliuione vendicantur”. 8 voll., Sumptibus Claudii Landry, Lugduni1625-1654: “(…) In Custodia Principatus extruxit locum Agroboli, Mariano Agripoli, postquam ex alto scopulo, populo durae fidei spectante, cofluentibus ad litus piscibus praedicavit(…).
(…)Nella Provincia di Principato ( S.Francesco) costruì un convento ad Agropoli, secondo Mariano (da Firenze) Agripoli, dopo che da un alto scoglio, alla presenza del popolo incredulo, (San Francesco) predicò ai pesci che confluivano in quel lido(…)”;
P. Candido Chalippe Recolletto ”Vita del serafico Patriarca S.Francesco di Assisi” (1728). Libro quarto: “(…) Si partì al principio dell’anno 1222 per andar nella Terra di Lavoro, nella Puglia, e nella Calabria; e durante questo viaggio, il Signore di Lui si servì per operare gran Miracoli(…)”. A pagina 216:”(…) Gli abitanti d’Agroboli, che alla prima erano stati insensibili a’ suoi discorsi, furono da compuzione trafitti, e gli diedero un convento, dopo d’esser veduti rimproverar la durezza dei’ loro cuori da una quantità di pesci, che Iddio fece adunar intorno ad uno scoglio, d’onde Francesco predicava la verità, che quel popolo ascoltar non voleva(…)”.
Spero che quest’ultima ed inedita testimonianza storica che vi ho presentato, ottenuta dopo mesi di ricerche, contribuisca ad affermare che storicamente ad Agropoli, nel lontano 1222, San Francesco d’Assisi parlò ai pesci. Anche questo documento storico, presente nella chiesa di San Rocco a Bergamo, lo ripongo nel grande bagaglio storico-culturale della Città di Agropoli, per un esclusivo utilizzo storico-religioso della Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, nonché dei cittadini agropolesi desiderosi di condividere e promulgare, gratuitamente, la storia e la cultura della nostra cittadina.
(Ricerca Storica di Ernesto Apicella, 18 marzo 2019 – Diritti esclusivi E.A.E.)