AGROPOLI. Nove esponenti del cosiddetto “clan Marotta” andranno a giudizio il 2 maggio. Si tratta di alcuni dei soggetti coinvolti nell’operazione “Il Faro” accusati di furti in tutta Italia e alcuni anche di estorsione ai danni del sindaco Adamo Coppola, di rappresentanti della Yele e minacce alle forze dell’ordine. A giudizio immediato Carmine Dolce (Maruziello), Antonio Dolce (Capone), Donato Marotta (Papesce), Gerardo Marotta, Silvana Marotta (nata nel 1973), Vito Marotta (1992), Vito Marotta (1990), Anna Petrilli e Fiore Marotta.
L’operazione dei carabinieri coinvolse complessivamente 25 persone, 11 finite in carcere, 7 ai domiciliari, altre 7 sottoposti agli obblighi di dimora o di dimora e firma. Per alcuni di questi, poi, le misure cautelari sono venute meno.
Le indagini dei carabinieri avevano ipotizzato un vincolo associativo tra gli intranei al gruppo indagato che “controllava la cittadina a forte vocazione turistica di Agropoli, autofinanziandosi attraverso l’esecuzione di sistematici furti con destrezza compiuti presso gioiellerie presenti su tutto il territorio nazionale, l’esecuzione di furti all’interno di autovetture ed il riciclaggio dei proventi ottenuti, l’illecita introduzione nei circuiti bancari finalizzata all’accredito fraudolento di somme di denaro”. Alcuni dei coinvolti, poi, furono accusati di estorsioni e minacce anche ai danni del sindaco Adamo Coppola e di taluni appartenenti alle forze dell’ordine.