Il 9 marzo di 23 anni fa moriva ad Agropoli uno dei più grandi sportivi a cui la città abbia dato i natali: Vincenzo Margiotta, indimenticato attaccante della Salernitana degli anni ’40.
Nato ad Agropoli il 10 gennaio 1917, Vincenzo fin da giovanissimo mostrò una grande passione per il calcio ed innate doti di bomber. La Salernitana lo ingaggerà nella stagione 1941-1942 ma lui riuscirà a mettersi in mostra solo tre anni dopo, in seguito a un prestito al Baratta Battipaglia (dovuto alla necessità di svolgere il servizio militare) e alla sospensione dei tornei a causa della guerra.
Nel 1945 ritornerà in campo con i granata, mostrando subito le sue qualità: in quell’anno, infatti, fu il terzo cannoniere (con 14 reti) del Campionato regionale misto. Sono gli anni del dopo guerra, a Salerno stazionano ancora le truppe alleate ed anche agli inglesi non sfugge il suo talento. Qualcuno lo inviterà a seguirlo in Inghilterra per giocare nei più titolati club locali, ma le sirene della patria del calcio non lo attirano. Resterà alla Salernitana e sarà la sua consacrazione.
Nel campionato 1945-1946, infatti, diventerà il miglior realizzatore del club nel torneo di Serie A-B Centro Sud con 7 realizzazioni. L’anno dopo sarà lui il grande trascinatore dei granata nella loro prima storica promozione in Serie A (1947-1948). In massima serie esordirà il 21 ottobre 1945, in Siena-Salernitana (2-1). Con i granata disputerà una stagione in Divisione Nazionale ed una in Serie A con 37 partite e 10 reti realizzate complessivamente nei due massimi campionati. Alla Salernitana resterà fino al 1948 (poi il passaggio all’Arsenal Taranto), ma il suo nome rimarrà per sempre legato a Salerno. Infatti Vincenzo Margiotta detiene ancora oggi il primato di reti segnate in partite ufficiali e non ufficiali con la maglia del club, 85.
Nel gennaio di due anni fa Agropoli gli ha dedicato una mostra in occasione del centenario dalla nascita; la tribuna ospiti dello stadio “Guariglia” è a lui intitolata.