CELLE DI BULGHERIA. E’ dei giorni scorsi la notizia dell’assegnazione all’Ati Datamarketing Sas, con sede a Caserta, dell’Ostello del Mingardo. Una struttura che sorge ai piedi del Monte Bulgheria, di proprietà del Comune di Celle di Bulgheria e del Parco, che da anni versava nel degrado. Eppure veniva indicata dagli amministratori locali come uno strumento per il rilancio del turismo sul territorio vista la sua felice posizione, tra il fiume Mingardo, il monte e il mare di Palinuro.
Con la definitiva aggiudicazione della gestione, finalmente, l’ostello potrebbe ricoprire questo ruolo (leggi qui). Eppure il recente affidamento ha fatto sorgere delle perplessità tra i cittadini che hanno addirittura ipotizzato che l’immobile venga destinato ad accogliere extracomunitari.
Un’ipotesi smentita fermamente dal sindaco di Celle di Bulgheria, Gino Marotta. “La destinazione è quella prevista dalla norma, ovvero ad uso turistico, non vi sono finalità diverse”, spiega. Il primo cittadino, però, si mostra critico verso chi ha “paura” degli extracomunitari e rivela: “Sono molto sensibile a questo tema perché mio padre è morto in Svizzera da emigrante”. Poi precisa: “Sono favorevole ai migranti, Celle di Bulgheria ha anche aderito allo Sprar, pertanto se dovessero mandarci degli immigrati sarei lieto di accoglierli e di mettere in atto iniziative per favorire l’integrazione”. “A Celle – conclude – ci sono già una ventina di coppie di extracomunitari che si sono sposate ed hanno figli, non danno nessun problema, quindi non bisogna temere nulla”.
L’ostello del Mingardo dovrebbe iniziare le sue attività già nel prossimo giugno.