AGROPOLI. Ottobre 2018. L’amministrazione comunale di Vallo della Lucania sollecita i comuni del comprensorio a fare voti alla Regione Campania contro la riforma della rete cardiologica che assegna la competenza per alcuni comuni del Cilento all’ospedale di Eboli, sottraendoli a quella del “San Luca” di Vallo della Lucania. Una decisione che rischia di limitare il bacino del nosocomio vallese facendo venire meno anche taluni servizi.
Tra i comuni che si schierano a difesa di Vallo della Lucania, c’è anche Agropoli che approva una delibera di giunta (leggi qui). Quell’atto di recente è tornato sotto i riflettori. Sotto accusa l’assessore Rosa Lampasona, criticata dal consigliere Gisella Botticchio per una presunta incompatibilità, essendo dipendente dell’Asl Salerno.
Una polemica accesa nella quale entra anche Giovanni Basile. Il presidente del comitato pro ospedale esclude l’incompatibilità e punta i riflettori su un altro problema: “Oggi dipendiamo da Vallo della Lucania, dunque un’azione del genere doveva essere intrapresa ma l’opposizione in questa delibera ha guardato la pagliuzza”. Il motivo è presto detto: “Il provvedimento dell’amministrazione Coppola è stato approvato il 25 ottobre del 2018 quando il piano ospedaliero era ancora in fase di ultima approvazione. “Allora mi domando perché questo interesse che si è avuto per Vallo della Lucania non si è avuto per l’ospedale di Agropoli – dice Basile – E’ stato fatto un atto giustissimo per il San Luca, ma perché non sono stati fatti gli stessi voti alla Regione per il nostro ospedale?”. Eppure, ricorda l’avvocato agropolese, nell’ottobre 2018 il piano ospedaliero era ancora in discussione, quindi il Comune avrebbe potuto sollecitare Regione ed Asl. “Forse c’era qualche interesse da tutelare per Vallo mentre ad Agropoli l’interesse generale viene calpestato?”; questa la domanda che si pone Giovanni Basile.