MONTESANO SULLA MARCELLANA. Il TAR del Lazio nei giorni scorsi con una sentenza ha respinto il ricorso presentato dal Comune contro il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, il Ministero dello Sviluppo Economico, e Terna – Rete Elettrica Nazionale spa per l’annullamento di una serie di atti a favore della realizzazione dell’opera.
Il provvedimento condizionato da un errore nell’impugnazione degli atti. I giudici amministrativi hanno appurato che l’intervento di realizzazione della stazione elettrica non è previsto nei piano di sviluppo relatavi al periodo 2013 – 2015 ovvero quelli impugnati dal Comune, ma in quello del 2011, non contemplato nel ricorso.
“Mi preme precisare – dice però il sindaco Giuseppe Rinaldi – che gli stessi sono stati volutamente contestati dal Comune perché contengono al loro interno la stazione elettrica 220/150 KV e non la 380/150 Kv!!! Ripeto la stazione 220, per altro inserita in Regione Basilicata, che dovrebbe sanare, senza VIA, l’originario progetto quest’ultimo oggetto di altri contenziosi. I predetti piani, a loro volta, contengono i pareri sulla 220 e non la 380 del Ministero dell’Ambiente e dei beni Culturali, quest’ultimo ente proprio qui parla di completa assenza di atti autorizzativi. Inoltre, il ricorso è stato prodotto perché non sono state minimamente tenute in considerazione dal MISE tutte le osservazioni provenienti dal territorio”. “Il PDS 2011, redatto nel 2010 – aggiunge – è stato oggetto ripeto di altri contenziosi nella sua fase di formazione, già favorevoli da tempo a Terna. Tuttavia, il punto di difesa/attacco su cui si è basato sempre il Comune è la mancanza di VIA e la non possibilità di sanare col nuovo procedimento ministeriale le carenze dell’autorizzazione regionale. L’udienza cardine sulla VIA si è tenuta lo scorso 20 febbraio. Su questa decisione si gioca tutta la partita perché senza VIA, senza progetto esecutivo per l’autorizzazione decade tutto ciò che viene dopo e tutto ciò che è pianificato”. “Premesso che tutte le Sentenze si rispettano, leggeremo nel dettaglio e anche se questa di oggi non è la vicenda giudiziaria decisiva per la costruzione o meno della stazione, valuteremo eventuale ricorso al Consiglio di Stato”, conclude il primo cittadino. Al momento per l’Ente anche l’obbligo di pagamento delle spese.