In seguito ad una serie di incontri, operati nei giorni scorsi dal sindaco di Agropoli, Adamo Coppola, sono emerse alcune novità relativamente al presidio ospedaliero di Agropoli. A comunicarlo, durante il Consiglio Comunale, che si è tenuto questa mattina, è stato proprio il primo cittadino.
Questa la comunicazione:
«In seguito ai numerosi incontri avuti con i responsabili dell’ASL Salerno, cui ho sempre richiesto con forza, in applicazione del piano ospedaliero licenziato dalla Regione Campania, l’attivazione immediata di un Pronto Soccorso Medico H24, presso il presidio ospedaliero di Agropoli, abbiamo concordato la messa in sicurezza del Pronto soccorso e degli attuali 20 posti letto di Medicina. Nel dettaglio saranno assicurati i seguenti servizi:
– servizio di Radiologia in H24, rispetto alle attuali H12. Assegnati già 3 radiologi, di cui uno si è dimesso il 1 febbraio 2019, pertanto si sta procedendo al reclutamento per la sostituzione dello stesso, attraverso la graduatoria della specialistica ambulatoriale, in attesa dell’espletamento del concorso;
– servizio Laboratorio Analisi in H24, rispetto alle attuali H12, assegnando a breve altri 2 biologi al presidio ospedaliero di Agropoli;
– guardia in Anestesiologia in h24; dal 4 marzo 2019, è stato già assegnato al presidio ospedaliero di Agropoli un altro anestesista;
– guardia cardiologica in H24 attraverso il reclutamento rapido di specialisti ambulatoriali, in attesa dell’espletamento del concorso.
Inoltre ho verificato che:
– sono stati ultimati i lavori di adeguamento delle sale operatorie;
– sono state avviate tutte le gare per le apparecchiature necessarie al servizio di sterilizzazione ed allestimento di due sale operatorie, più una terapia intensiva post-operatoria, necessaria alla messa in sicurezza sia dei pazienti operati, sia di quelli che afferiscono al pronto soccorso».
«Stiamo pressando – precisa il primo cittadino – in maniera costante, chi di competenza affinché i cittadini di Agropoli e del comprensorio possano tornare ad avere un pronto soccorso medico di prossimità. I tempi per la sua attuazione, da quanto mi dicono, è relativamente breve. Questo – conclude – è solo il primo passo di un percorso che dovrà continuare nel tempo per perseguire l’obiettivo della salvaguardia di quel diritto alla salute, che ci è stato strappato».